Prima di recarvi all’estero è buona regola informarvi sul rapporto che c’è tra l’Italia e lo stato di destinazione riguardo all’assistenza sanitaria. A tal proposito, in questo articolo vi darò preziosi suggerimenti su come comportarvi in caso di assistenza sanitaria all’estero in base alle differenti situazioni che vi elencherò di seguito.
Assistenza sanitaria all’estero, il protocollo
Esistono tre casi diversi che seguono differenti protocolli nell’applicazione dell’assistenza sanitaria all’estero.
Assistenza Sanitaria all’estero, in caso di motivo turistico:
Assistenza Sanitaria all’estero, in caso di lavoro
Se siete all’estero per motivi di lavoro, riceverete assistenza allo stesso modo di un viaggio per vacanza. La cosa cambia se vi recate per lavoro nei paesi non convenzionati. In questo caso infatti dovrete corrispondere direttamente il costo della prestazione sanitaria e successivamente richiederne il rimborso all’Ambasciata o al Ministero della Salute.
Assistenza Sanitaria all’estero, per motivi di salute
Se vi recate all’estero per cure specialistiche in centri specializzati, esistono differenti procedure da trattare con estrema attenzione. In tal caso sarà bene chiedere informazioni alla propria Azienda USL o informarsi direttamente sul sito del Ministero della Salute.
Assistenza Sanitaria all’estero per i residenti emigrati
Se vi trovate all’estero, come emigrato e con una specifica residenza, avete diritto all’assistenza Sanitaria dietro copertura assicurativa. In caso contrario, avete diritto a prestazioni urgenti gratuite per ogni 90 giorni l’anno.
In ogni caso, prima di partire vi consiglio di informarvi per bene dato il continuo aggiornamento delle legislature e delle normative vigenti.