San Pantaleo, borgo sardo da vedere


San Pantaleo

Ad un tiro di schioppo dalla bella e frequentatissima Costa Smeralda, avvenutandoci tra il granito della Sardegna, possiamo esplorare un piccolo paese noto come il “covo” degli artisti e scenografia di uno splendido mercatino. Siamo a San Pantaleo, borgo gallurese costituito da un gruppo di case in pietra tipiche ma popolato e moderno, pronto per accogliere i turisti conservando la sua anima sarda.



Non è granché antico, va detto, perché fino all’Ottocento non era altro che un agglomerato di poche case vicino alla Chiesa campestre che ne è il cuore. Negli anni a venire man mano ha preso forma un vero e proprio borgo attorno a queste prime costruzioni, case dopo case si sono allineate creando un vero e proprio paesino. Case quasi sempre con una struttura da casa di campagna di una volta, detta “stazzo”.

Come arrivare a San Pantaleo

Per raggiungere questa meta partendo da Olbia, ci vogliono circa 20-25 minuti, per percorrere 18 km. La macchina è l’unico mezzo utilizzabile, a meno di bus locali. Si imbocca la strada SS 125 per Arzachena e poi la SP 73 verso Portisco ma senza arrivare fino a Portisco, continua sulla strada fino a quando non si scorge proprio San Pantaleo. Lungo la strada godiamoci il panorama, splendido, sul mare.

Meno di mille persone abitano in modo stabile in questo borgo che però non ha nulla dell’aria abbandonata che gli si potrebbe associare. E’ vivo e visitato, ha saputo sfruttare la propria vicinanza da una delle coste più frequentate e amate d’Italia e allo stesso tempo ha tenuto duro difendendo le tradizioni e il proprio parziale isolamento che lo rende autentico e da conquistare. Ospita un mix di moderno e di antico, a tratti ricorda la Liguria, altre l’amalfitano, ma è unico nel proprio genere, con la saggezza di poter unire le tradizioni di campagna con boutique moderne, anche affiancate.

Cosa vedere a San Pantaleo

Appena arriviamo a San Pantaleo possiamo verificare se è davvero il paese degli artisti oppure si tratta solo di un soprannome per attirare i turisti. Lo è, lo è eccome, e lo si nota subito per la presenza di tantissime botteghe nascoste nelle viuzze, quelle ad esempio di Gaspare Da Brescia, Michele Greco, Nicola Filia, Magma – F.lli Manca. Arte antica e contemporanea, ad alta densità. Molti di questi artisti hanno scelto di trasferirsi per lo meno per un certo periodo in questo angolo di Sardegna, affascinati dal panorama roccioso e anche dalle vicine spiagge. Pittori, scultori, artisti ceramisti e del ferro, ciascuno con la propria arte ha cercato di rappresentare l’ambiente che lo ha accolto costruendo assieme ai colleghi un collage immaginario diversi borghi rassomiglianti.

A San Pantaleo merita anche il contesto naturale in cui si inserisce il centro abitato, con tutte le rocce del massiccio di Cugnana che già da sole, scavate dal vento, sono uno spettacolo straordinario che ci scatena la fantasia. E’ automatico iniziare a cercare delle somiglianze con animali, personaggi e idee. Dal 2017 è nato anche un Parco avventura, a dimostrare la proattività di questo borgo nel voler attirare turisti e curiosi. Si tratta di un’area di quasi 30 ettari, molti di roccia, super attrezzata con percorsi trekking e mountain bike, rifugi, sentieri e punti accoglienza, un itinerario didattico per bambini e diversamente abili.

San Pantaleo

Il Mercatino di San Pantaleo

A rendere famoso questo paesino è anche il mercatino, oltre agli artisti, e andiamo a vedere cos’ha di particolare. Si svolge solo da maggio ad ottobre, ogni giovedì della bella stagione, ed è ricchissimo di bancarelle con prodotti dell’artigianato sardo, vestiario, prodotti tipici, frutta e verdura ma anche oggetti di antiquariato molto legati alla tradizione sarda. Si svolge nella piazza della Chiesa e nelle viuzze attorno.

Oltre al mercato, ci sono altri eventi che possono essere un’occasione per visitare San Pantaleo. Il Festival del Folklore, a inizio settembre, in cui si riuniscono tutti i gruppi folk dell’isola ma anche mercatini e vari artisti che si aggregano alla festa. E poi c’è il Magnendi in carrera, una manifestazione gastronomica che si svolge nella seconda metà di luglio, una sola serata all’insegna dei piatti tradizionali, con salumi e formaggi di produttori locali, gnocchi fatti a mano al sugo di cinghiale, mazza frissa, casciu furriatu, dolci tipici e tanto altro.

Spiagge vicino a San Pantaleo

Per chi proprio non può rinunciare alla spiaggia, ecco quelle che possiamo raggiungere facilmente, in pochissimi minuti. La più vicina è la Rena Bianca, in cui il contrasto tra il bianco della spiaggia e il mare color smeraldo risulta davvero magnifico. Se abbiamo voglia di fare un po’ più di strada, possiamo raggiungere la spiaggia di Liscia Ruja, stavolta la sabbia è rossastra ma crea sempre un meraviglioso contrasto con le sfumature azzurre dell’acqua. Percorrendo la costa vicino al Borgo possiamo poi trovare numerose, anonime ma preziose cale e golette in cui trascorrere delle ore in silenzio, al mare.

Pubblicato da Marta Abbà il 19 Aprile 2020