Ogni anno centinaia di navi da crociera transitano dal porto di Genova, magari anche quella in cui hai prenotato la prossima vacanza, è quindi meglio che ti informi su dove trovare parcheggio perché non è una cosa banale dato l’afflusso di gente, soprattutto in estate. Si contano, per difetto, circa 3 milioni di croceristi e tutti cercheranno di sistemare la macchina del posto più comodo e allo stesso tempo meno costoso. Andiamo a vedere assieme come organizzarci e partire con l’animo tranquillo e soddisfatto.
Se abbiamo scelto di prendere l’auto per arrivare al nostro porto di partenza, dobbiamo “pagare” la comodità del mezzo con la questione parcheggio. I criteri sono due, la distanza e il prezzo. E’ necessario trovare un compromesso e lo possiamo trovare raggiungendo il Park Torre Sud e assicurandoci un posto in questa struttura.
Si trova solo a un kilometro e mezzo dal porto ed è un parcheggio ben organizzato. Se si lascia il proprio mezzo per almeno sette giorni si ha diritto anche ad un viaggio andata e ritorno parcheggio-porto su uno Shuttle gratuito. Cosa importante, anche se può sembrare banale precisarlo, non è necessario lasciare le chiavi della propria macchina ai gestori. Chi ha già provato a parcheggiare vicino ai porti italiani per prendere una nave sa che può capitare facilmente, in verità capita anche in città quando si va a teatro e si lascia l’auto in parcheggi strapieni.
A proposito di parcheggi pieni, la capienza di questo Park Torre Sud non è particolarmente grande, ha solo 200 posti che, considerando l’afflusso, soprattutto di turisti nei mesi estivi, sono davvero pochi.
Sul sito www.parktorresud.com è possibile prenotare in modo piuttosto facile e comodo, sempre sul sito si possono reperire numerose informazioni utili per chi vuole pianificare step per step tutto il viaggio fin nei minimi particolari.
Un servizio molto utile, per chi soprattutto vuole sapere come gestire il proprio budget, è quello relativo al preventivo, lo si può fare on line decidendo in seguito se prenotare. Il form è semplice, non si paga subito ma all’arrivo sul posto ma si ha subito in mano una mail, entro 24 ore dalla prenotazione, che può tranquillizzarci rispetto al fatto di trovare o meno posto vicino al porto.
Il porto di Genova è senza dubbio un hub molto importante e non solo dal punto di vista turistico. E’ anche un porto storico e che guarda al futuro. Ad oggi il GOA, sigla con cui ci si riferisce, può vantare molti primati. E’ il porto italiano con più linee di navigazione, il più esteso, il più rilevante a livello occupazionale. Dal 2013 non è più il primo per volumi movimentati perché è stato superato da Trieste. Vediamo i suoi numeri. E’ ampio 700 hm², come spazi a terra, e 500 hm² a livello di specchi acquei, ha 22 km di banchine e pescaggi a filo banchina. A livello di attività possiamo ricordare che nel 2016 ha segnato il record storico di traffici con 2.297.917 TEU.
Se vogliamo localizzare questo “mondo” rispetto alla città di Genova, lo troviamo nella parte più settentrionale del mar Ligure con i suoi tredici terminal in cui si articola l’attività di movimentazione di merci e passeggeri. I fari principali sono due, la torre della Lanterna e quello di Punta Vagno. Il primo è quello storico, noto a tutti e più grande, situato nella zona di Sampierdarena, sulla collina di San Benigno, l’altro è invece in una zona più residenziale, vicino a Corso Italia, sulla Punta Vagno, appunto, è più piccolo e dedicato alle superpetroliere.
La sua posizione è senza dubbio strategica e lo rende lo sbocco naturale al mare delle regioni del Nord-Ovest italiano. La parte verso ponente è il bacino delle Grazie, un’area con cantieri e officine per riparazioni navali. Andando verso levante troviamo il quartiere fieristico della Foce e il porticciolo turistico Duca degli Abruzzi e poi la parte più moderna, con i terminal per la movimentazione delle merci, vicino alla Torre della Lanterna.
Vicino a Pegni c’è una sorta di succursale del porto di Genova che non interessa a chi lo frequenta per turismo ma che per completezza raccontiamo. Si tratta del porto petroli di Multedo a cui aggiungere il terminal container di Pra’.
La presenza del porto ha da sempre condizionato la vita e lo sviluppo della città, fin dai tempi antichi. Uno dei suoi periodi di massima crescita è stato quello precedente alla seconda guerra mondiale ma negli anni successivi è stato danneggiato dai bombardamenti riprendendosi bene però nel dopoguerra. Di recente il porto “ha fatto titolo” più che altro per motivi legati alla sua attività di scalo merci e al necessario rinnovamento a livello di strutture, per continuare a competere a livello internazionale.
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