Braccano: graffiti e dintorni


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Nelle Marche, nella tranquilla regione delle Marche, c’è un paesino incastrato tra le montagne del maceratese, con una frazione che fa parlare di sé perché ha deciso da qualche anno di farsi bella in modo originale, mettendo a disposizione i propri muri agli autori di murales. Oggi Braccano, frazione di Matelica, è una meta che incuriosisce i viaggiatori che sono in zona e già le immagini di ciò che è diventata da quando ha fatto questo colpo di testa, sembra che meriti davvero. La puntatina in questo piccolo centro abitato e dipinto diventa l’occasione per visitare l’area in cui regna la natura con qualche monumento interessante.



Braccano: come arrivare

Per arrivare in provincia di Macerata, possiamo usare il treno oppure l’auto. Nel caso optassimo per il trasporto su binari, teniamo conto che per coprire l’ultimo miglio verso la nostra meta, sarà necessario affittare una macchina. Lo stesso vale per chi arriva in aereo da quelle parti. Proprio l’ultimo tratto di strada per arrivare a Matelica offre scorci molto interessanti e quando si punta a Braccano, sia arrivando da Matelica sia dal Monte San Vicino, si resta a bocca aperta nel vedere questa frazione variopinta in mezzo al verde.

Braccano: murales

Il motivo per cui si arriva a Braccano, inutile girarci intorno, è certamente la presenza dei murales che sono stati fatti realizzare dagli studenti dell’Accademia di Brera e di Macerata, con la partecipazione di vari artisti internazionali allo scopo di decorare il paese. Un bel colpo per la pro loco e per la zona che proprio per questo tocco artistico difficile da ignorare, ha visto aumentare in modo brusco e piacevole, il flusso di turisti. Immaginatevi un paesino tranquillo, con parecchi gatti che girano in libertà, e i suoi pochi abitanti, ad accogliervi tra i tanti muri dipinti con stili molto eterogenei.

È dal 2001 che il paese è dipinto e ciascuno passeggiando per le sue vie può scoprire le tante opere e immortalare le sue preferite. Immancabile un murales con i gatti protagonisti, forse in onore dei tanti che in questa zona si sentono un po’ invasi dai turisti o li osservano con aria sorniona. Tra i più fotografati c’è certamente quello del Lupo. Ci si para davanti, in tutta la sua grandezza, già all’ingresso del paese, ed è diventato implicitamente e involontariamente il simbolo della frazione. Interessante anche un murales di erbe e fiori di campo, molto bucolico, mentre quello con una ragazza, una volpe e una civetta sembra suggerici l’idea di un rapporto armonioso tra uomo e natura, una speranza?

Cambiando totalmente genere, troviamo anche murales con soggetti slegati dal territorio e che colpiscono la fantasia o la fame, come quello che ritrae la paella. Vi lasciamo scoprire le altre opere girando il paese con curiosità e proseguiamo nell’esplorazione della zona.

Bracciano e dintorni

Matelica è un paesino immerso nel verde, dopo aver visto con calma i vari murales possiamo goderci il suo territorio, godendo di calma, silenzio e atmosfera naturale. Ci sono montagne e grotte, foreste e anfratti, se amiamo passeggiare nella natura, per qualche giorno abbiamo da fare percorrendo i vari sentieri circostanti la cittadina. Se capitiamo in viaggio a primavera, le nostre gite saranno molto profumate ma anche nelle altre stagioni potremo riconoscere nei boschi tanti alberi come roverella, orniello, carpino, acero e scotano, spettacolari anche in autunno.

Se ci addentriamo nella Gola di Braccano troviamo due splendide forre, la Gola di Jana e la Bocca de Pecu, molto suggestive da visitare, sempre guardandoci attorno alla ricerca di animali e di uccelli.

Se abbiamo più giorni a disposizione possiamo usare come base Braccano per compiere alcune escursioni naturalistiche sempre nei paraggi, ad esempio verso la Riserva del Monte San Vicino e del Canfaito, e la passeggiata alla faggeta di Canfaito, imperdibile, soprattutto in autunno. Altre escursioni possibili in zona, non solo naturalistiche, sono quelle per visitare le Grotte di Frasassi e Fabriano, città della carta; la casa natale di Leopardi a Recanati, e i centri storici di cittadine come San Severino Marche, Cingoli, Tolentino, Treia e Camerino.

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Braccano e l’Abbazia di Roti

Vicino ai murales, esiste un gioiello storico e artistico molto trascurato e che possiamo visitare con una breve gita. Si tratta dell’Abbazia di Roti o Rotis, legata all’ordine religioso dei Benedettini che si rifugiarono qui molti secoli fa per sfuggire alle invasioni. L’edificio è immerso nella natura, spicca per il suo colore bianco essendo fatto di pietra calcarea.

Questo monastero di cui vedremo i resti, era tappa nel Medio Evo di pellegrinaggio e punto d’unione delle strade che portavano a Matelica. Aveva anche una chiesa intitolata a Santa Maria delle Grazie, titolo che ora è proprio della Chiesa di Braccano. Oggi non c’è nulla nel monastero ma la magia del luogo merita una visita, nei sentieri circostanti possiamo anche trovare tracce dell’antica attività dei carbonai che un tempo in zona erano parecchio numerosi.

Pubblicato da Marta Abbà il 29 Gennaio 2020