Libri in viaggio: in viaggio con i libri


libri in viaggio

Pugliese a Milano, già solo essendosi così trasferita, avrebbe tutto il diritto di parlare di libri in viaggio, da terra natia a terra dove lavora. Invece Mariangela Traficante ha dedicato un blog intero ai libri in viaggio, perché prima ancora che essere l’oggetto dei suoi articoli da giornalista, il viaggio è una passione, per lei, una passione come lo è anche quella per i libri.

“Aprirmi al mondo dei blog mi ha dato la possibilità di unire le due passioni, libri e viaggi, mettendo ‘i libri in viaggio” e parlandone liberamente. Per libri in viaggio si intendono i suoi, quelli che infila in valigia o legge mentre la prepara, oppure quelli da consigliare, da raccontare, per raccontare. “Prima di partire mi sono trovata spesso a immergermi nel luogo che dovevo andare a visitare già leggendo un libro, ma non solo e non necessariamente una guida”: appena se ne è resa conto, ha subito aperto il suo blog dedicato ai libri in viaggio : Che libro mi porto. 

Quanto tempo fa?

“Era circa un anno e mezzo fa. Così ho creato un luogo che raccogliesse entrambe le passioni, qui parlo di viaggi ispirati dai libri e di libri capaci di farti assaporare l’atmosfera di un posto, magari da portarti davvero in vacanza come una guida. E naturalmente anche di libri in viaggio veri e propri, guide, purché siano originali. E itinerari turistici ispirati dalle vite degli scrittori e dalle loro storie. Mi piace pensare Che Libro mi porto come un luogo di libri di viaggio e libri in viaggio!”

Quali sezioni hai creato per parlare di libri in viaggio?

Ho voluto cercare di dare un ordine alla passione, così ho creato, ad esempio, “Sulle orme dei libri”: per raccogliere spunti di viaggio letterari; “Le interviste”; per dare voce a chi i viaggi li vive in prima persona; “Dalla carta all’app”, con esperimenti di racconto dei territori anche online, sfruttando la geolocalizzazione ed il mobile. Staccandoci un poco dai libri in viaggio per definizione, c’è anche “Ci piace la fotografia”, altra mia grande passione, ma ancora libri in viaggio, anzi, più che mai, con “Free ebooks and download” per dare la possibilità ai lettori di ritrovare risorse, come guide online, manuali e reportage disponibili nel web. “Viaggi a fumetti” è dedicata al mondo delle graphic novel, sempre in viaggio.



Quando si parla di libri in viaggio, quali sono le mete preferite?

Ci sono dei luoghi e dei viaggi che nell’immaginario vengono ricercati di più. Su tutti vince New York, il fascino della Grande Mela, chissà se per andarci poi davvero in viaggio o solo per sognarla attraverso le pagine, vince anche tra i libri. Anche la Ville Lumière, Parigi, si difende bene, e la Scandinavia riscuote sempre un buon successo, complici i giallisti svedesi in primis.

Quando ti “prepari” leggendo libri sulla meta anche diversi dalle guide come ti sembra modifichino l’esperienza?

Creano già un legame con il luogo. Ed è stata proprio una delle molle che mi ha spinto a scrivere di libri in viaggio in generale, non solo di guide. Ricerco soprattutto romanzi, ma ultimamente ho scoperto anche la bellezza di libri “ibridi”. Diverse case editrici stanno scegliendo di puntare su racconti di viaggio in forma narrativa, esperienze che raccontano un luogo fondendo elementi di guida, cronaca o attualità e romanzo.

Qual è la meta non ancora raggiunta fisicamente ma solo con libri in viaggio?

Sicuramente il Sudamerica. Ho avuto la fortuna di viaggiare in Perù ed in piccola parte in Ecuador, ma attendo ancora di conoscere dal vivo altre terre che ho però già divorato leggendo e di cui mi sono innamorata attraverso le storie degli scrittori. La Colombia di Gabriel Garcia Marquez in primis, ma anche il Cile magico e difficile delle donne di Isabel Allende, la Patagonia dei grandi viaggiatori e di Sepulveda, l’Argentina – e non solo – dei viaggi in motocicletta di Ernesto Guevara e Alberto Granado.

Quando viaggi osservi anche librerie e biblioteche dei paesi visitati?

Certamente! Mi piace lasciarmi andare alla vita del posto, facendo anche quello che fanno di solito i locali: entrare in libreria. Andare alla ricerca di librerie e biblioteche mi capita di più all’estero che in Italia, forse perché sento di più il fascino del non conosciuto, e mi piace cercare di capire cosa legge la gente altrove.

Consigli?

Mi vengono in mente la libreria Dom Knighi sulla Prospettiva Nevski di San Pietroburgo, o la British Library a Londra, preziosissima per i cimeli che contiene.

C’è un paese che ti ha in particolare colpito per i suoi luoghi dedicati a libri e letteratura?

Parigi per il fascino che emanano certe sue vecchie librerie. Recentemente mi ha colpito anche Belgrado semplicemente per il fatto di incontrare diverse librerie lungo l’ampio corso pedonale Knez Mihailova. Buon segno! E ricordo Lubiana, in Slovenia, dove uno degli “eroi” nazionali è un poeta, France Prešeren, a cui è dedicata una delle piazze principali della città.

In Italia?

Ovviamente Trieste, intrisa di scrittori con le sue storie di James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba.

Prossimo viaggio e prossimo libro?

Un “ritorno”, quello nella mia Puglia, nel mio Salento, per le vacanze estive. E quindi i libri in viaggio saranno in realtà più d’uno. Cercherò l’ispirazione per raccontare la Puglia attraverso i libri, raccogliere chi ne ha scritto, come l’ha fatto e che immagine ne ha creato sulla pagina, un po’ come ormai fa con successo da anni il cinema sul grande schermo.

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Pubblicato da Marta Abbà il 30 Giugno 2014