Sofia: cosa vedere e cosa mangiare


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Tra tutte le capitali europee, Sofia non è certo una delle più gettonate ed è normale che accada perché altre hanno una storia e anche un brand molto forte, come Roma, Parigi, Praga e Vienna. Ciò non toglie che non si possa trascorrere un piacevole weekend lungo in questa città crocevia, molto ricca e vivace e che nel corso della sua vita ha cambiato nome otto volte, che si sappia.



La città stessa ha tanti volti, quello del vecchio regime comunista a pochi metri dalle mura della vecchia Serdica, quello della Sofia Romana e a pochi metri una moschea o un bagno turco trasformato in museo. Passeggiando per questa città ci accorgeremo meglio che la sua bellezza sta proprio in questa confusione di epoche storiche e culture, difficile riconoscerle tutte ma possiamo provare. Ecco alcune tappe da non perdere, nel visitarla, e qualche piatto da assaggiare assolutamente.

Sofia: cosa vedere tra le chiese

Iniziamo dalle chiese di questa città, iniziamo quindi da quella principale: la Cattedrale Alexander Nevskij. Simbolo della capitale e anche fulcro della comunità religiosa della zona, questo edifico è dedicato all’eroe russo Nevskij, per ricordare il suo intervento durante la lotta contro il dominio dei turchi. Risulta tra le più grandi chiese ortodosse nel mondo, è stata costruita tra il 1898 e il 1912, in stile neo-bizantino, con delle meravigliose cupole verdi e dorate e un interno enorme. Si contano 5 navate, c’è spazio per 6.000 persone. Se vogliamo continuare a dare i numeri, possiamo contare le 12 campane del campanile.

Un’altra chiesa molto interessante è quella di Boyana, si trova un po’ fuori da Sofia ed è in stile medioevale. È un Patrimonio Mondiale della Sanità dell’Unesco e ospita degli affreschi favolosi che oggi sono uno dei cicli pittorici medievali meglio conservati d’Europa. Poi c’è la Chiesa russa di Sofia, l’edificio di culto ufficiale della comunità russa a Sofia ed è Patrimonio Mondiale dell’Unesco. E’ stata costruita nel 1878 dopo la cacciata degli ottomani, su una moschea, in una posizione molto strategica e interessante. Mostra 5 cupole dorate ma all’interno è davvero molto piccola e con molto ora, c’è anche una cripta dove i fedeli scrivono bigliettini rivolti all’Arcivescovo Seraphim.

Una chieda molto piccola ma deliziosa, è la Rotonda di San Giorgio, ha un diametro di soli 10 metri ed è stata costruita nel III secolo come tempio pagano, però, ma poco dopo è diventata una chiesa e oggi è racchiusa tra palazzoni che un po’ la soffocano. La Rotonda è considerata il più antico edifico di Sofia e ha visto sfilare tutti i protagonisti della storia bulgara.

L’ultima chiesa che visitiamo, per poi passare ad altro, è quella di Santa Sofia, nella stessa piazza della Cattedrale. La sua costruzione risale al IV secolo, sorge sui resti di numerose chiese precedenti e della necropoli della città di Serdica, è dedicata alla saggezza. La parte più interessante è sicuramente la cript con lastre trasparenti che permettono di passeggiare sull’antica necropoli, non c’è invece il campanile che non è stato distrutto, non è mai stato costruito.

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Sofia: cosa vedere in città

Dedichiamoci ora alla città e ai suoi angoli migliori. Iniziamo dalla Galleria d’Arte 500, un museo con opere molto interessanti, sono 2000 opere dei più rappresentativi artisti bulgari e stranieri di tutti i continenti, molto spesso ambientate in India, Giappone e Africa. Vale la pena visitare anche il Museo Archeologico Nazionale di Sofia perché è allestito in quella che è stata la più grande Moschea di Sofia, diventato poi ospedale e Palazzo delle Poste, e poi perché custodisce due capolavori: Vulchitrun Lukovit e Nikolayev.

In onore di Santa Sofia non c’è solo la chiesa ma anche una statua. Non è una grande bellezza ma è un monumento importante dal punto di vista storico e simbolico. Il nome di Sofia non è legato alla santa ma al fatto che Giustiniano voleva rendere omaggio alla saggezza di Dio (Sophia) in greco.

Sofia: cosa mangiare

Come le strade della città, anche la cucina è un crocevia di tutte le culture che hanno fatto tappa a Sofia. Vediamo qualche piatto tipico da assaggiare quando si è in visita a Sofia. In una normale cena si inizia con una zuppa a cui segue un ricco primo piatto di carne di maiale o agnello. Le zuppe migliori sono il Tarator fatto con yogurt, cetrioli, aglio, noci, aneto, olio vegetale e acqua e servito freddo. Simile è la Shopska Salad, pomodori, cetrioli, formaggio e un po’ di rakia, un brandy locale. Durante l’inverno, con temperatura sfidanti, possiamo assaggiare la Bob chorba (zuppa di fagioli), la Shkembe chorba (zuppa di trippa) e la Supa topcheta (zuppa con polpette di carne e riso).

Per i turisti, e non solo, c’è anche molto cibo di strada, e la ricetta tipica è quella della banitsa fatta con pasta fillo e ripieno di formaggio, uova e burro fuso. Ottime anche le Kofte, polpette. Non abbiamo ancora parlato di dolci ma qui la tradizione ne propone diversi. Ci sono i baklava con zucchero (o miele) e frutta secca originario della Turchia, il Lokum (dolcetti alla rosa) la zucca con miele e noci e lo yogurt bulgaro, simile a quello greco, con noci e miele.

Pubblicato da Marta Abbà il 29 Agosto 2019