Come visitare l’Asinara
Molti curiosi, stimatori, appassionati… si chiedono come visitare l’Asinara. Siamo nella parte nord-occidentale della Sardegna, in un isola che per anni è stata esclusivamente luogo per detenuti e agenti della polizia penitenziaria, l’asinara. Un tempo infatti quest’isola ospitava un carcere all’interno del quale vennero racchiusi mafiosi del calibro di Raffaele Cutolo e Totò Riina.
L’isolamento forzato ha tutelato l’ambiente naturale. Un angolo di paradiso incontaminato, non a caso le acque cristalline e le spiagge di sabbia bianca finissima sono tra le più belle del Mar Mediterraneo. Ma ora le cose sono cambiate! Nel 1997 iniziarono le procedure per la costituzione del Parco Nazionale dell’Asinara e ora è diventata un parco nazionale che annualmente ospita migliaia di visitatori. Come arrivare all’Asinara? Il modo più semplice per giungere sull’isola è imbarcanrsi dalle località sarde di Porto Torres o Stintino. I biglietti si possono acquistare direttamente al porto oppure sfruttando il servizio di prenotazione web messo a disposizione dal Parco Asinara.
Come visitare l’Asinara
Esistono numerose linee di traghetti con collegamenti giornalieri e anche operatori privati con imbarcazioni charter anche a vela per raggiungere l’isola. Gli approdi sono tutti localizzati nel versante orientale dell’isola e sono: Fornelli, Cala Reale e Cala D’Oliva. Una volta giunti sull’isola ci si può spostare con i mezzi pubblici o con le biciclette che si possono affittare presso gli scali. Tutte le informazioni riguardanti le escursioni, il trasporto e il noleggio di fuoristrada o bici sono in questo sito del Centro Prenotazione Unico Parco Nazionale dell’Asinara. L’unico centro abitato è Cala Oliva situata a nord ovest dell’isola. Qui sorgeva la direzione del carcere e il bunker dove venivano rinchiusi i criminali più pericolosi. Poco distante sorge l’Osservatorio Botanico. Da qui partono le escursioni per Punta Scomunica, la cima più alta dell’isola.
Si può praticare lo snorkeling, il trekking, il cicloturismo oltre le escursioni in barca alla scoperta delle numerose calette e degli anfratti del litorale. Da qui vi è una strada che porta verso Cala Sabina, ottimo posto per lo snorkeling. Tra le altre spiagge dell’isola quelle più belle sono: Cala Sgombro di Fuori,Cala Sgombro di Dentro, Sant’Andrea.
Fornelli, ai cui lati svettano due torri di sorveglianza che racchiudono la vecchia struttura del carcere, è stata nominata l’Alcatraz italiana, qui verrà allestito un museo carcerario. Un’altra struttura suggestiva è il castello duecentesco, chiamato dai locali Castellaccio. Non mancano scenari mozzafiato con calette suggestive, scogli lavorati dal vento e plasmati dall’acqua marina ed effetti cromatici di notevole impatto.
Cala Reale, dove è collocato il secondo approdo dell’isola, era la dimora dei Savoia che risiedevano nel Palazzo Reale del quale si possono visitare alcuni ambienti.
Una visita merita anche Punta dello Scorno con il faro che si affaccia sulla scogliera di rocce granitiche. Qui il vento, il sole e la pioggia hanno modellato queste rocce creando forme bizzarre ed evocative. A Cala Romana si possono ammirare i resti di una antica nave romana.
Pubblicato da Anna De Simone il 24 Settembre 2012