In Liguria, regione sdraiata sulla costa, non si contano quasi i paesini che ci offrono paesaggio, mare, buona cucina, stradine in cui passeggiare e tranquillità vista mare. Andora è uno di questi, alcuni lo considerano speciale, altri non lo conoscono ancora, non siamo qui per giudicare ma per raccontare cosa offre a turisti questo Comune ligure e cosa c’è nei suoi dintorni, se si decide di trascorrere lì un periodo più lungo di un weekend.
Siamo sulla riviera di Ponente, in Provincia di Savona e per chiamare questo paesino con l’accento del luogo, dobbiamo dire Andöa, simulando il dialetto ligure. I suoi abitanti non arrivano ad essere 10mila, sono circa 7mila, anche se in estate sono molti di più. Oltre al turismo ci sono altre attività che sono alla base dell’economia della zona, non solo di Andora, già da secoli. Mi riferisco all’agricoltura, prima di tutto, perché vi sarà subito chiaro appena arrivate che si coltivano pesche e ulivi, soprattutto, ma non solo.
Non si può negare che il turismo balneare abbia il suo peso sull’economia di Andora perché tra tutti i suoi colleghi, è uno di quelli che un arenile in sabbia, non frequente sulla riviera ligure di ponente. Fare un tuffo da queste parti significa trovare un’acqua pulita e un ambiente rispettato: la Bandiera Blu è presente già dal 1986. Il rispetto per la natura non si nota solo in spiaggia: nei paraggi possiamo visitare anche l’”Oasi del Merula” e perderci lungo i percorsi naturalistici per poi visitare il “Santuario dei cetacei”.
Pur nelle sue ridotte dimensioni, Andora è in grado di intrattenerci con alcuni scorci e monumenti interessanti. Partiamo da porticciolo di Marina di Andora, situato in una bellissima posizione perché comoda e ben servita, vicino al centro del paese e ai negozi, oltre che ai ristoranti più tipici, alle boutique e ai bar. Ci sono barche sia a vela che a motore, c’è una parte vecchia e una nuova. Non immaginiamoci un porto enorme, ha una dimensione umana e tranquilla. Un giro in centro, ore e ore in spiaggia, ma la vacanza ad Andora può essere molto di più perché ci troviamo nella posizione perfetta per intraprendere delle escursioni per ammirare le bellezze dell’area andorese, non sempre vicino al mare ma anche in collina.
Andora assieme a Varazze, segna i confini della provincia di Savona, nota anche come quella della “Riviera delle Palme”. Molti la apprezzano perché offre delle spiagge e delle scogliere, è una costa vivace che svela ai turisti anche delle calette e delle grotte. Ci sono perfino due isole, la Gallinara e l’isolotto di Bergeggi, e due monti, il monte Carmo e il monte Settepani, entrambi di poco meno di 1.400 metri.
Una delle escursioni che la provincia di Savona offre è quella alle Grotte di Toirano. Sono meravigliose e accessibili a tutti, visitabili anche dalle famiglie con bambini. Si trascorrono un paio di ore in un mondo parallelo e affascinante, in caverne che sono state un vero insediamento preistorico ed il più grande cimitero di orsi delle caverne d’Europa. Se siamo appassionati di grotte, in questa stessa provincia possiamo visitare anche quelle di Borgio Verezzi, anch’esse fitte di calcaree, stalattiti e stalagmiti.
Montiamo ora in sella di una Mountain Bike e andiamo alla scoperta del territorio attorno a Finale Ligure. Qui possiamo pedalare e raggiungere falesie a picco sul mare e cime con paesaggi di ampio respiro. Con un po’ di fatica anche da non esperti di arriva all’Altopiano delle Maine da cui si gode un panorama mozzafiato. Stiamo da queste parti per visitar un delizioso borgo che è parte di Finale Ligure. E’ la parte antica, con tante suggestive botteghe e un passato che torna a farsi vivo senza alcuna timidezza. Ci sono negozietti con le loro insegne d’epoca e un’atmosfera in generale accogliente, una gentilezza che sembra tramandarsi di generazione in generazione.
Riprendiamo il nostro girovagare per una passeggiata a Noli, paesino citato perfino da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Il grande poeta ne rimase affascinato mentre andava verso la Francia, quando questo paesino era una florida repubblica marinara. La passeggiata non è breve ma è piacevole, accessibile a tutti, anche ai meno abituati ai dislivelli. Al termine, ci si può dissetare con una saporita granita oppure con il tradizionale Chinotto. Pochi sanno che è stato inventato proprio a Savona nel 1877, la sua ricetta non solo è rimasta inalterata ma continua ad essere molto apprezzata.
Per chi è giunto fino a qui con ancora un po’ di curiosità, ecco un approfondimento storico su Andora. Sembra abbia origini romane, “castrum Andoræ” era il suo nome. Nel 1252 il feudo di Andora venne venduto alla Repubblica di Genova che promosse il territorio a sede di podesteria e fu questo il momento in cui iniziarono le attività agricole, soprattutto ulivi e peschi, ma anche quelle navali. Nel 1815 Andora fu inglobato addirittura nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d’Italia dal 1861.