Camogli non è un paesino qualsiasi della costa ligure ma uno dei migliori in assoluto. Non lo dico io ma sono i fatti che parlano assieme alle numerose recensioni positive che i turisti che vi capitano fanno. Camogli è in una zona fortunata ma può vantare anche un fascino tutto suo che i paesi che confinano con questo borgo ligure non hanno. Andiamo a conoscerlo meglio scoprendo che è sì una località di mare, ma che offre anche opportunità artistiche e architettoniche, oltre che paesaggistiche.
Prima di addentrarci per le sue vie, una piccola parentesi sul nome. Esistono due ipotesi sulle origini. Potrebbe essere l’unione di “Ca”, casa, e “Mogge”, mogli, quindi “casa delle mogli”, ma potrebbe allo stesso modo essere l’unione di “Ca”, sempre casa, e di “moggi”, mucchi, quindi “mucchi di case”. In entrambi i casi possiamo tutti appurare al primo sguardo che Camogli risponde alle aspettative. E’ sicuramente un paese formato da “un mucchio” di case ed essendo un borgo di pescatori, certamente da casa a molte mogli, spesso lasciare sole quando è tempo di andare in mare.
Che si arrivi via mare, o via terra, Camogli appare sempre come un borgo fascinoso formato da un gruppo di case di piccole dimensioni, l’una molto vicina all’altra e un po’ aggrappate alla montagna, seppur a contatto con il mare.
Entriamo in città imboccando Via XX Settembre ed arrivando in Piazza Schiaffino. Qui si comprende subito che Camogli non è certo la città più adatta a chi ha un passeggino da gestire, o una carrozzella, o eventuali problemi di deambulazione che richiedono un dispositivo da far scorrere. E’ una cittadina fatta di scale, ce ne sono tantissime, ovunque, ed è davvero difficile accedere a molte sue parti se non siamo in condizioni di salire e scendere scalini a tratti anche molto ripidi e stretti.
Se passeggiamo per il centro incontriamo la splendida Basilica di S. Maria Assunta, da non perdere, che veglia su questo colorato centro abitato. Dall’esterno ha un aspetto piuttosto sobrio ma è solo un’impressione, perché basta entrarvi per sorprendersi. Questa chiesa è infatti un vero e proprio gioiello barocco, con tanti stucchi e perfino lampadari in cristallo.
A pochi passi da questa basilica c’è un altro interessante edificio, ma stavolta non religioso. Girando attorno alla chiesa e attraversando alcune stradine, si arriva infatti al Castello della Dragonara, detto anche Castel Dragone. E’ stato costruito nel XII secolo per diventare un punto di avvistamento e di difesa da eventuali attacchi da parte dei saraceni. Da questo forte si gode di una vista meravigliosa. Prima che aprisse a Genova l’Acquario oggi tanto visitato, proprio qui si trovava l’Acquario Tirrenico.
Prima di dirigerci verso il mare, volgiamo lo sguardo alle montagne alle spalle del borgo per vistare altri interessanti edifici. Percorrendo le viuzze più interne del paese, troviamo infatti l’Oratorio SS. Prospero e Caterina. Può sembrare piccolo ed insignificante, invece è piccolo ma prezioso. Le sue dimensioni sono ridotte, di fatto, ma se si prende il tempo per visitare il suo interno si scoprono dei veri tesori. Tra tutti ricordiamo i due ‘Cristi’, crocefissi processionali di grande pregio, posizionati vicini all’ingresso.
Un altro edificio da vedere è il Monastero. Si trova lungo Via Antica Romana in una posizione particolarmente panoramica e ospita una struttura alberghiera gestita dai monaci. E’ possibile soggiornarvi godendo di una vista unica, dormendo in stanze piuttosto semplici e utilizzando la cucina che è messa a disposizione degli ospiti per poter preparare colazione e pasti in autonomia.
Finalmente possiamo andare in spiaggia e al mare. Cominciamo a raggiungere il lungomare, Via Garibaldi, una passeggiata deliziosa, lunga il giusto per godersi l’aria buona, il sole, la vista. Il mare da un lato, il borgo pittoresco dall’altro, e tanti caffè in cui sostare per un momento di relax, per leggere un libro o gustarsi un buon gelato.
La prima spiaggia che si incontra è completamente libera e spesso affollata, come immaginabile, anche nei mesi meno gettonati. Non è la classica spiaggia candida, è scura e formata da sassolini di piccole e medie dimensioni che si mescolano a sabbia di grossa grana. A piedi nudi non conviene camminare troppo, meglio munirsi di ciabatte o scarpette da scoglio per potersi muovere liberamente.
Percorrendo il lungomare si incontrano altre spiagge, tutte non particolarmente profonde e sempre “scure”. Si tratta però molto spesso di spiagge attrezzate.
Vicino al mare c’è anche il porticciolo, un luogo gradevole e non troppo inquinato, da cui è importante sapere che partono battelli per Punta Chiappa, San Fruttuoso, Genova, Nervi, Cinque Terre, Portovenere, Portofino. Ci sono anche delle gite organizzate per l’avvistamento cetacei, un’esperienza davvero meravigliosa, consigliata.
Se si soggiorna a Camogli per più giorni, sarebbe un vero peccato non visitarne i dintorni visto che ci sono diverse interessanti escursioni che danno la possibilità di immergersi nella natura della regione. La prima gita da fare è quella all’Abbazia di San Fruttuoso, sulla cui spiaggia è possibile sostare, ma sono molto interessanti anche le località di Recco, Genova Nervi, Portofino e Santa Margherita Ligure. Se si preferisce fare trekking, la meta migliore è Punta Chiappa ma si può anche andare a San Fruttuoso percorrendo un sentiero panoramico molto bello.
I dintorni, non scordiamocelo, si possono visitare anche con una delle tante gite in battello, partendo dal porticciolo di Camogli.
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