Essaouria è una delle città più belle del Marocco anche se non sono in tanti quelli che conoscono il suo nome, non abbastanza. Tutti puntano su Marrakech e su Casablanca e poi, una volta arrivati alla meta, si rendono conto di questo meraviglioso gioiello, da non perdere. Ora vediamo perché. Chi la conosce la definisce la città bianca e blu. Si affaccia coraggiosa sull’Atlantico ed è piena di arte e di artisti.
Per arrivare a Essaouira la cosa migliore è arrivare in aereo fino a Marrakech, poi bastano un paio di ore di macchina o di bus per raggiungerla. Ci sono dei transfer o dei taxi, che è possibile organizzarsi già prima di partire in modo da non dover perdere tempo sul posto. Per Essaouira c’è anche un bus che ci impiega circa tre ore, parte da Marrakech ed è decisamente economico.
La prima cosa da vedere appena arrivati in questa meravigliosa città è la Medina, patrimonio dell’Unesco da quasi 20 anni. A volte nelle medine ci si perde, in questa è difficile che accada perché ci sono due strade principali che la attraversano e che possono fare da punto di riferimento anche per i turisti un po’ spaesati. Una collega Bab Marrakech all’Oceano e l’altra collega Bab Doukkala al porto: una volta sul posto le riconoscerete! Tutti gli edifici sono in ottime condizioni anche se risalgono al XVIII secolo, passeggiare è quindi un vero piacere e si incontrano molti angoli interessanti.
Imbocchiamo Rue Mohammed el Qorry, una delle più vivaci anche grazie alle tante botteghe che ospita. Ci sono carretti per lo street food e piccoli negozi, si può assaggiare di tutto, dal semplice pane marocchini, msemmen, agli spiedini di carne arrostiti al volo. Come dolci, che non mancano affatto, ci sono i fichi d’india e lo zucchero filato. Prendiamo l’Avenue de l’Istiqlal e andiamo a visitare il souk di Essaouira. Qui c’è molto cibo ma anche molto artigianato, è interessante vedere l’abilità di sarti e fabbri marocchini e prendere anche qualche souvenir di qualità. Imboccando Rue Abdelaziz ci immergiamo nel vero senso della parola nell’argan di Essaouira in cui verremo avvolti da sapori e profumi e potremo vedere come si ricava il famoso olio di Argan da frutti in apparenza decisamente poco eleganti, ridotti in poltiglia.
L’argan nasce proprio in questa zona, tra le province di Essaouira, Taroudant e Tiznit, al confine con il Sahara occidentale, nella regione del Souss. Questa area p protetta dall’Unesco, è una riserva della Biosfera davvero preziosa. Se arriviamo alla fine di questa via, raggiungiamo l’oceano e la cosa migliore è arrivarci al tramonto, davvero spettacolare. Salutato l’oceano possiamo tornare a passeggiare tra le vie, in Avenue de l’Istiqlal e nel vicoletto Rue de Tanger, zona di gioiellieri e di negozi di vestiti. Passata la porta detta l’Horloge de Essaouira, arriviamo nei pressi della piazza principale.
Dopo tanti vicoletti, ecco finalmente uno spazio ampio che si affaccia sull’oceano e tutto pedonale, sempre pieno di gente non importa che ora sia. Ci sono locali con tavolini all’aperto, gente che parla, artisti di strada che si esibiscono uno dopo l’altro. La vera vita di Essouira è però al porto, un porto che sembra disegnato per diventare la scenografia di un film. Ha delle barchette azzurre e i pescatori con le loro reti che vendono il loro pescato. Non immaginatevi un porto ordinato: ci sono gabbiani, bambini e tanta gente ed è proprio questo il bello.
Proprio vicino al porto ci sono due edifici molto importanti e storici di Essouira, il Castelo Real de Mogador e la Sqala du Port. Il primo ha un fascino decadente ma fa la sua scena mentre il secondo difende ancora maestosamente la città. Vale la pena di visitare la Sqala du Port, anche per il meraviglioso panorama che possiamo godere dalle sue fortificazioni. Prima di lasciare la città possiamo fare un salto alla sua spiaggia, sempre molto popolata come tutti i luoghi centrali della città.
Ci sono molti locali all’aperto, qui, e passeggiando un po’ si arriva alle rovine di Borj el-Berod. A questa antica fortezza in parte seppellita dalla sabbia si sarebbe ispirato Jimi Hendrix per scrivere la canzone “Castles made of sands”, alcuni dicono. E’ molto probabile che sia vero perché Hendrix avrebbe visitato la città oltre un anno dopo l’uscita della canzone: è una leggenda metropolitana ma la fortezza resta molto affascinante lo stesso.
Di fronte a Essaouira c’è anche un arcipelago di isolette che si nota dalla costa. Sono l’Ile de Mogador, non molto note ma interessanti perché la comunità che vi abitava era impegnata nella produzione di porpora ricavata da molluschi pescati in zona. Oggi non c’è nulla da visitare da vicino, possiamo ammirare dalla costa l’arcipelago che è abitato solo da una colonia protetta di falchi di Eleonora, una specie che vi si riproduce da aprile a ottobre prima di migrare nuovamente.