Da sempre il giro del mondo è sinonimo di avventura, scoperta e curiosità. Ma ti sei mai chiesto quanti km sono il giro del mondo?
La domanda sembra semplice, in realtà la risposta varia a seconda del punto di vista. Se consideriamo la misura scientifica, possiamo parlare della circonferenza terrestre, che cambia leggermente in base a dove viene calcolata: all’equatore, ai poli o lungo i meridiani.
Se invece ragioniamo in termini di viaggio, i chilometri dipendono dal mezzo di trasporto scelto: aereo, nave o addirittura via terra, attraverso strade e ferrovie che uniscono continenti diversi.
Conoscere questi numeri non è solo una curiosità geografica: ci aiuta a comprendere le proporzioni del nostro pianeta e a immaginare la portata di un viaggio così ambizioso.
Un giro del mondo in aereo, ad esempio, segue rotte commerciali che collegano grandi hub internazionali e può svilupparsi in distanze diverse a seconda degli scali.
Un giro del mondo via mare richiama alla memoria le grandi spedizioni di esploratori come Magellano o Cook, ma oggi significa anche crociere intercontinentali che attraversano oceani e toccano porti iconici.
Infine, il giro del mondo via terra rappresenta il sogno dei viaggiatori più instancabili: chilometri e chilometri percorsi tra autostrade, ferrovie, deserti e steppe, alla scoperta di culture e paesaggi senza soluzione di continuità.
In questa guida di Viaggi e Vacanze andremo a vedere da vicino quanti km servono davvero per fare il giro del mondo, distinguendo tra misurazioni ufficiali e percorsi di viaggio concreti.
Analizzeremo la distanza lungo l’equatore, i km stimati per una circumnavigazione in aereo, le rotte via mare e le avventure possibili via terra. Infine, rifletteremo su ciò che conta davvero: al di là dei numeri, il giro del mondo resta una delle esperienze di viaggio più affascinanti e trasformative che si possano immaginare.
Quanti km sono il giro del mondo: la misura ufficiale

Per rispondere alla domanda quanti km sono il giro del mondo, dobbiamo partire dalla scienza. La Terra non è una sfera perfetta, ma un geoide leggermente schiacciato ai poli e rigonfio all’equatore. Questo significa che la distanza della circonferenza cambia a seconda di dove viene misurata.
La circonferenza terrestre all’equatore è di circa 40.075 km, mentre se la si calcola lungo i meridiani, cioè passando dai poli, scende a circa 40.008 km. La differenza, pur minima, racconta molto della forma del nostro pianeta e della sua rotazione.
Questa misura ufficiale rappresenta la base per capire cosa significa compiere un “giro completo” intorno al mondo.
Naturalmente, nella pratica non esistono viaggi perfettamente coincidenti con la linea dell’equatore o con un meridiano: i percorsi reali si adattano a rotte aeree, marittime o stradali. Ma sapere che la Terra misura circa 40.000 km di circonferenza aiuta a visualizzare l’enormità di un viaggio di circumnavigazione.
Per rendere l’idea, percorrere 40.000 km equivale a fare più di una volta il giro dell’Europa da Lisbona a Mosca e ritorno, oppure a compiere dieci volte il tragitto Roma–New York. È una distanza che, messa in prospettiva, ci fa capire quanto il mondo sia grande ma anche “a portata di viaggio” grazie ai moderni mezzi di trasporto.
Se un tempo i grandi esploratori impiegavano anni per completare il giro del mondo, oggi esistono aerei e navi che possono avvicinare quell’impresa in tempi incredibilmente più brevi.
La circonferenza terrestre e le sue variazioni tra equatore e poli
La differenza tra i 40.075 km dell’equatore e i 40.008 km lungo i poli può sembrare insignificante, ma è una conseguenza diretta della fisica terrestre. La rotazione della Terra genera una forza centrifuga che tende a spingere la massa verso l’esterno all’altezza dell’equatore, creando un rigonfiamento.
Questo fenomeno spiega perché la distanza misurata lungo l’equatore sia maggiore di quella lungo i meridiani. È un dettaglio affascinante, che dimostra come persino la domanda “quanti km sono il giro del mondo” nasconda sfumature scientifiche interessanti.
Per chi ama viaggiare, questi numeri non sono solo curiosità, ma un invito a riflettere sulla straordinaria vastità del pianeta. Sapere che il giro della Terra equivale a circa 40.000 km ci aiuta a dare valore a ogni tratto percorso, che sia in aereo, in nave o lungo una strada sterrata.
Nei prossimi paragrafi vedremo quanto questi chilometri cambiano nella pratica, a seconda del mezzo di trasporto e delle rotte scelte.
Quanti km servono per fare il giro del mondo in aereo
Oggi la maggior parte delle persone che sognano di fare il giro del mondo immaginano di farlo in aereo. In questo caso la domanda quanti km sono il giro del mondo non ha una risposta unica, perché tutto dipende dalle rotte scelte e dal numero di scali effettuati.
Non esiste un unico percorso aereo che compia esattamente i 40.000 km della circonferenza terrestre: le rotte sono influenzate da fattori pratici come i collegamenti tra gli hub internazionali, la disponibilità di voli diretti e le norme di sicurezza aerea. Tuttavia, possiamo stimare una distanza media che oscilla tra i 35.000 e i 50.000 km, a seconda del percorso.
Per esempio, un itinerario classico di giro del mondo in aereo potrebbe partire dall’Europa, proseguire verso l’Asia, l’Oceania, attraversare l’Oceano Pacifico per arrivare nelle Americhe e infine rientrare nel Vecchio Continente.
Questo tipo di viaggio, spesso venduto sotto forma di biglietti Round The World (RTW) dalle grandi alleanze aeree, copre in media 38.000–45.000 km. Alcuni viaggiatori scelgono rotte più brevi e lineari, mentre altri, spinti dalla voglia di esplorare più destinazioni, finiscono per superare di molto la distanza “ufficiale”.
Un dato curioso: nel 2019 Singapore Airlines ha inaugurato il volo commerciale più lungo del mondo, da Singapore a New York, coprendo oltre 15.300 km in un’unica tratta. Questo significa che, con meno di tre voli di quel tipo, si coprirebbe già gran parte della distanza necessaria per un giro del mondo.
Naturalmente, un vero itinerario di circumnavigazione prevede tappe intermedie, ma questo dà l’idea di quanto i progressi tecnologici abbiano reso più accessibile un’impresa un tempo quasi impensabile.
Rotte possibili, voli intercontinentali e distanze medie percorse
Le rotte aeree del giro del mondo si costruiscono attorno agli hub principali: Londra, Parigi, Dubai, Singapore, Sydney, Los Angeles, New York. Collegare queste città comporta tratte che vanno dai 5.000 ai 10.000 km ciascuna, accumulando rapidamente le decine di migliaia di chilometri necessarie per la circumnavigazione.
Alcuni itinerari “minimal” si fermano attorno ai 35.000 km, mentre altri, più ricchi di destinazioni e deviazioni, arrivano facilmente oltre i 50.000 km.
In definitiva, il giro del mondo in aereo non è mai una linea retta ma un mosaico di rotte che attraversano oceani e continenti.
È un’esperienza che unisce la precisione dei numeri (decine di migliaia di chilometri) con la meraviglia delle tappe intermedie: volare significa non solo coprire distanze, ma anche scoprire culture, paesaggi e storie lungo il cammino. Ecco perché il numero esatto di km varia: non è solo geografia, è soprattutto viaggio.
Quanti km servono per fare il giro del mondo via mare
Se ci chiediamo quanti km sono il giro del mondo, non possiamo dimenticare il fascino del mare. Per secoli, infatti, l’unico modo per circumnavigare il pianeta era solcare gli oceani.
La prima spedizione ad aver completato il giro del mondo fu quella di Ferdinando Magellano e Juan Sebastián Elcano tra il 1519 e il 1522: una rotta epica che segnò l’inizio della globalizzazione. All’epoca furono percorsi circa 70.000 km, considerando le deviazioni, gli imprevisti e le soste, ben oltre la circonferenza ufficiale della Terra, ma inevitabili per navigare lungo coste e correnti favorevoli.
Oggi, un giro del mondo via mare può assumere forme diverse. Una rotta ideale di circumnavigazione, seguendo l’equatore, coprirebbe circa 40.000 km, ma nella realtà le navi – siano esse mercantili, da crociera o a vela – percorrono distanze ben maggiori.
Le rotte moderne devono adattarsi alle condizioni degli oceani, alle soste nei porti e alla necessità di rifornimenti. Una crociera mondiale organizzata da grandi compagnie, ad esempio, copre mediamente tra i 50.000 e i 65.000 km, distribuiti in diversi mesi di viaggio e decine di scali in tutti i continenti.
Gli appassionati di vela conoscono bene il mito delle grandi regate oceaniche, come il Vendée Globe o l’Ocean Race, in cui gli skipper solitari o in team affrontano rotte che coprono anch’esse circa 45.000–50.000 km, spesso in condizioni estreme. Qui i numeri si intrecciano con l’adrenalina e con la sfida di misurarsi contro la potenza degli oceani.
La navigazione mondiale non è solo un calcolo di chilometri, ma una combinazione di storia, avventura e logistica. Le circumnavigazioni storiche ci raccontano quanto fosse arduo percorrere quelle distanze con i mezzi di allora, tra malattie, tempeste e scarsità di risorse.
Oggi, al contrario, è possibile vivere un giro del mondo via mare come un’esperienza di lusso, con navi attrezzate che toccano metropoli e paradisi naturali, trasformando ogni scalo in un capitolo di viaggio.
In termini numerici, possiamo dire che il giro del mondo via mare varia da circa 40.000 km teorici a oltre 60.000 km reali, a seconda della rotta e degli scali. Ma, al di là delle cifre, rimane uno dei modi più romantici e avventurosi per realizzare il sogno di una vita: guardare il mondo da una prospettiva lenta, scandita dal ritmo delle onde e dalla vastità degli oceani.

Quando pensiamo a quanti km sono il giro del mondo, l’idea di percorrerlo via terra affascina gli spiriti più avventurosi. In questo caso la distanza diventa molto variabile, perché non si tratta di seguire una linea perfetta lungo l’equatore, ma di adattarsi a continenti, infrastrutture e confini geopolitici.
Idealmente, un itinerario terrestre che attraversi Europa, Asia, America e Africa potrebbe svilupparsi tra i 50.000 e i 70.000 km, a seconda del percorso scelto e dei mezzi utilizzati. È un’impresa che combina strade asfaltate, ferrovie storiche, traghetti e, in alcuni casi, tratti obbligatori in aereo per superare oceani e zone impraticabili.
Un esempio? Partendo dall’Europa, si può raggiungere l’Asia attraversando la Russia con la Transiberiana, poi proseguire verso la Cina, l’India e il Sud-est asiatico. Da lì, un traghetto o un breve volo permetterebbero di entrare in Oceania, prima di spostarsi nelle Americhe e, infine, rientrare in Europa.
Un percorso del genere coprirebbe almeno 60.000 km, ma con deviazioni e tappe turistiche la distanza crescerebbe facilmente. I viaggiatori più determinati, come alcuni globetrotter moderni, hanno documentato itinerari via terra che hanno superato abbondantemente i 70.000 km, percorsi nell’arco di anni.
Il giro del mondo via terra non è quindi solo una questione di chilometri, ma di resistenza, pianificazione e curiosità. È un’esperienza che porta a confrontarsi con lingue, culture e paesaggi diversissimi, vivendo la transizione da un continente all’altro non in poche ore di volo, ma lentamente, con tutti i dettagli che solo un viaggio “a misura d’uomo” può regalare.
Chilometri ipotetici per attraversare strade, ferrovie e confini
Stimare i chilometri di un giro del mondo via terra è un esercizio di immaginazione e logistica. Solo il tratto da Lisbona a Vladivostok, in Russia, supera già i 13.000 km in treno o in auto. Aggiungendo i percorsi in Asia centrale, Sud-est asiatico e India, il conteggio aumenta rapidamente.
Attraversare le Americhe da nord a sud – dall’Alaska alla Patagonia – richiede oltre 30.000 km di percorrenza. Sommando tutto, con deviazioni necessarie per oceani e zone di difficile accesso, il totale raggiunge facilmente cifre ben oltre i 50.000 km.
Ma la vera bellezza di questa modalità di viaggio non sta nei numeri esatti, bensì nella possibilità di vivere ogni tappa come un capitolo unico. Ogni chilometro percorso via terra è un frammento di esperienza: una città nuova, un paesaggio inaspettato, un incontro con culture lontane.
Ecco perché il giro del mondo via terra resta un sogno epico per chi cerca un’avventura totale, in cui la strada diventa la vera protagonista.
Oltre i numeri: il giro del mondo come esperienza di viaggio
Alla domanda quanti km sono il giro del mondo possiamo dare risposte precise: circa 40.000 km all’equatore, 35.000–50.000 km in aereo, 50.000–65.000 km via mare e fino a 70.000 km via terra. Ma la verità è che, al di là dei numeri, il fascino del giro del mondo non si misura in chilometri percorsi, bensì nelle emozioni che regala.
Ogni tappa, ogni attraversamento di confine, ogni oceano solcato o città sorvolata diventa parte di un mosaico che racconta la varietà straordinaria del nostro pianeta.
Un viaggio intorno al mondo è prima di tutto un’esperienza interiore. Significa confrontarsi con culture diverse, adattarsi a nuovi ritmi, scoprire paesaggi che cambiano continuamente sotto i tuoi occhi.
I chilometri diventano allora il filo invisibile che collega storie, volti e luoghi, trasformando l’itinerario in un percorso di crescita personale oltre che geografico. Che tu scelga l’aereo, la nave o la strada, il vero valore sta nella capacità di guardare il mondo con occhi curiosi e aperti.
In conclusione, sapere quanti km sono il giro del mondo è affascinante, ma ancora più importante è comprendere che ogni viaggio è unico. C’è chi completa la circumnavigazione in poche settimane e chi la vive per anni, rallentando per assaporare ogni incontro.
L’essenziale non è il totale dei chilometri percorsi, ma la consapevolezza che in ogni giro del mondo c’è un’avventura irripetibile, capace di cambiare per sempre il modo in cui guardiamo alla Terra e a noi stessi.