Vipiteno: cosa vedere e cosa fare


Vipiteno

L’Alto Adige è pieno di interessanti luoghi da raggiungere per rilassarsi e godere del buon panorama e dell’ottima cucina. Vipiteno è uno dei più preziosi, senza dubbio, perché non è solo magnifico come vista ma è anche un paesino dove si vive bene. Estate ed inverno, l’aria è pura e accogliente, il cibo è naturale e genuino ed esistono molte occasioni per divertirsi e fare sport.



Nel periodo natalizio, inoltre, questo borgo già tra i più belli d’Italia, si illumina con un ricco mercatino tipico e visitato dagli appassionati di tutto il mondo. Anche in estate non mancano le occasioni per immergersi nelle tradizioni della regione.

Vipiteno: cosa vedere

Il paese non è grandissimo ma ci sono parecchie tappe da fare per visitarlo con la cura che merita. E’ ricco di particolari interessanti che devono essere raggiunti e magari fotografati e non sempre avvistiamo da lontano o immaginiamo passeggiando.

La via Città Nuova ci accoglie subito con l’atmosfera del posto, è costellata di casette con le tipiche facciate e si possono vedere gli Erker (bovindi) e con le insegne ancora in ferro battuto come una volta. E’ un inizio magico che ci fa subito capire che Vipiteno è un luogo in cui sostare. Se guardiamo con attenzione, i colori delle case in un certo senso li classificano, dl più lussuoso al più rustico, e ci sono anche i nomi in qualche caso, che spiegano l’attività che vi si svolgeva. Ogni casa è una storia da raccontare, volendo.

Se proseguiamo, raggiungiamo il municipio, un edifico piuttosto imponente anche se non troppo grande, in stile tardogotico, con la statua di Giovanni Nepomuceno davanti, sistemato lì con il compito di proteggere la città dalle frequenti inondazioni dei fiumi vicini.

Lungo la via Città Nuova c’è anche un altro edificio interessante e che non possiamo non vedere. Si chiama Torre delle Dodici, è alta 46 metri ed è il simbolo di Vipiteno. Oggi non è più attiva ed è un peccato, perché un tempo segnava le ore della città e poteva anche avvisarla in caso di incendio. Resta lo stesso un punto importante che separa la parte nuova e vecchia della cittadina.

A questa altezza di via Città Nuova c’è la Piazza Città, quella dove si tiene il mercatino di Natale e che di fatto è lo spazio dove si svolge la maggior parte della vita sociale e artistica del paese. Un tempo doveva essere una sorta di area da lasciare libera per proteggere meglio la parte vecchia ma con il tempo le sono stati costruiti attorno diversi edifici e si è trasformata nel cuore pulsante di Vipiteno. Le si affacciano l’hotel Schwarzer Adler, sfarzoso con la sua facciata elegante, e la Chiesa di Santo Spirito di cui vi consiglio di visitare l’interno per i preziosi affreschi tardogotici.

Il nostro cammino riprende per via Città Vecchia. Anche qui ci sono molti piccoli negozi ma è meno caratteristica del tratto che abbiamo percorso finora. Tornando su Via Città Nuova troviamo un edificio di importanza storica in via Gansbacher: la Commenda dell’Ordine Teutonico. Oggi ospita il museo civico e il museo Multscher.

Vipiteno e dintorni

Se abbiamo ancora tempo per stare in zona, il Castel Tasso merita sicuramente una visita. Questo edificio, detto Burg Reifenstein, è in una palude bonificata, chiamata Sterzinger Moos, a Campo di Trens (Freienfeld). Non è lontano da raggiungere da Vipiteno ed è uno dei castelli storicamente più importanti dell’Alto Adige. Dall’esterno è suggestivo ma l’interno è ottimamente conservato ed è forse meglio. Ci sono tanti oggetti e accessori dell’epoca che ci raccontano come si viveva un tempo in questa zona.

Nello stesso complesso c’è anche la piccola Cappella di San Zeno, presso la quale sono stati ritrovati bare di legno baiuvari risalenti al IV e VIII secolo. La visita comprende dieci stanze ben conservate e suggestive, come la Sala Verde, molto elegante, la torre abitata, da favola, e una enorme cucina duecentesca. La storia di queto castello inizia nel XII secolo circa. Inizialmente era un feudo di signorotti ed è stato ceduto ai Signori di Stilves, che la ampliarono e la chiamarono “Reifenstein” e nei secoli successivi è passato nelle mani di tanti nobili, in quelle della famiglia dei Signori di Sabiona e poi del Duca Sigismondo che lo vendette all’Ordine Teutonico. L’arredamento che vediamo e dell’Ordine anche se l’attuale proprietà è dei Conti Thurn und Taxis.

Un’altra “gita fuori porta” che possiamo fare, dopo aver goduto del centro di Vipiteno, è quella che ci porta alle Cascate di Stanghe. Ci si arriva con l’auto o con l’autobus e poi c’è un percorso ovviamente naturalistico ma fattibile anche da chi non è esperto, con ruscelli, prati e rocce scavate e che dura circa un’ora.

Vipiteno: cosa mangiare

In Alto Adige la tradizione culinaria è senza dubbio di massimo livello e ci sono dei piatti imperdibili. A Vipiteno in particolare dobbiamo provarne alcuni. Il Capriolo ai mirtilli, per esempio, e i Ravioli della Val Pusteria con crauti e burro fuso. Lo Spezzato di montone è perfetto in inverno e un contorno tipico sono sicuramente le Rape alla trentina. Per dolce abbiamo due possibilità: lo Strudel con mele, pinoli, uvetta e cannella, oppure lo Zelten. Si tratta di un pane dolce fruttato pieno di frutta secca, che viene amalgamato in un impasto lievitato a base di farina di frumento e segale.

Pubblicato da Marta Abbà il 22 Luglio 2019