Baku, Azerbaijan: cosa vedere


Baku, Azerbaijan

Baku è una città affascinante perché antica e ricca di opere artistiche ma anche moderno centro di innovazione. Un vero riferimento in Oriente, città definita la Monte Carlo del Mar Caspio, è la capitale, la più grande città e il più grande porto non solo dell’Azerbaijan ma anche di tutto il Caucaso.



Baku, Azerbaijan: dove è

Nota come Baqy, Baky o Baki, in italiano si pronuncia Bacù, questa città è unica nel suo presentarsi da un lato molto radicata al suo passato sovietico, dall’altro estremamente proiettata verso il futuro. Si trova sulla costa meridionale della penisola di Abşeron ed è composta da tre parti. C’è il centro, c’è la vecchia Città Murata, di 21,5 ettari, e poi c’è la parte della città costruita nell’epoca sovietica.

Baku, Azerbaijan: hotel

Il turismo ha accelerato il proprio sviluppo in questa città che ha cominciato farsi conoscere da qualche anno. Questo si è tradotto anche in un fervido sbocciare di hotel e di strutture turistiche di vario tipo, pronte ad accogliere al meglio turisti provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto dall’Europa e dal Nord America.

Tra gli hotel ne abbiamo adocchiati tre che potrebbero incrociare i gusti di tutti. Il Ramada Baku, a 4 stelle, sulla Salyan Hwy Shikhov Beach, il Bosfor Hotel, sempre a 4 stelle, sul Ahmad Rajabli, e l’Hotel Caspian, in Richard Zorge Street. La scelta è ampia e ci sono sempre numerose offerte da cogliere al volo.

Baku, Azerbaijan

Baku Azerbaijan: cosa vedere

Mentre la città è in continua evoluzione, ci sono numerose mete da non perdere all’interno e nei pressi di Baku. Ad esempio l’affascinante Città Vecchia, anche Patrimonio Unesco, come la parte riqualificata della città che oggi è visitabile a piedi percorrendo le vie pedonali molto curate e vive. Ci sono sale da tè e pub, negozi e palazzi anche moderni, meritevoli di attenzione.

Un giro nell’Icer Seher, cuore della Città Vecchia, va fatto, per poi seguire le cinta di mura antiche e perdersi nei suoi vicoli tranquilli trovando la Torre della Vergine, alta 29 metri, con mura in pietra di 5 metri e 8 piani collegati da una scalinata al suo interno. Un complesso architettonico interessante è il Palazzo degli Shirvanshah, in pietra arenaria, nel cui cortile si trova una cisterna. Suggestive sono le rovine della Moschea di Keyquabad e da visitare il Mausoleo del Derviscio. Tra i musei di Baku, consigliamo il Museo Statale d’Arte e il Museo del Tappeto, in un imponente palazzo neoclassico, con più di 1000 esemplari.

Chi ama invece stare all’aria aperta, può trattenersi ad ammirare lo skyline. Imposibile non vedere le Flames Towers, tre grattacieli a forma di fiamma e ci ricordano che l’Azerbaigian è detto “Terra dei fuochi”, per via delle fiamme spontanee che si sprigionano dai suoi terreni, ricchi di gas naturale.

Baku, Azerbaijan: voli

Si può volare a Baku in 4 ore e 40 senza fare scalo, se si vuole invece risparmiare un po’ oppure scegliere date e orari con maggiore comodità, allora ci si trova a dover fare uno scalo. Questo significa metterci dalle 7 alle 21 ore… dipende dove fate tappa.

Quando si atterra, meglio ricordarsi che il nome Baku pare derivi dagli antichi nomi della città: Badu-kube, che significa “città dove soffia il vento“, o Baghkuh, che significa “monte di Dio”.

Baku, Azerbaijan: foto

Baku, Azerbaijan

Baku, Azerbaijan

Baku, Azerbaijan: fuso orario

A Baku l’orologio segna 4 ore in più. Il tempo scorre come in tutto il mondo, anche se durante le vacanze, viviamo tutti in un universo strano in cui sembra sempre che scorrano troppo velocemente i giorni in cui visitiamo una bella città. Quando al clima, invece, vediamo cosa aspettarci. In generale si tratta di un clima temperato e semi-arido, il mese più caldo è luglio, con una temperatura media di 26,4 °C, quello più freddo è febbraio (media 4 °C). Bisogna fare i conti anche con episodici venti molto forti a carattere burrascoso provenienti dalla costa e chiamati khazri.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Instagram

Ti potrebbero interessare anche:

Pubblicato da Marta Abbà il 2 Aprile 2018