Firenze si rinnova e si apre sempre di più al pubblico, consapevole della sua fama di città bella, ricca di antichi tesori storici e artistici. La grande notizia degli ultimi giorni è che nel 2021 sarà possibile per numerosi turisti percorrere un corridoio finora riservato alle istituzioni, il Corridoio Vasariano. Firenze e i suoi nuovi antichi tesori sono quindi più che mai una meta da segnare per quel anno, una gita nel capoluogo toscano può essere l’occasione per rivedere le sue bellezze antiche e sperimentare le novità che ha deciso di offrire ai turisti negli ultimi anni.
Il Corridoio Vasariano, anche se antico, è al centro delle cronache e lo sarà per i prossimi mesi perché è il protagonista di una grande opera di democratizzazione. Basta tenerlo riservato a passaggi istituzionali, basta descriverlo come “percorso del principe”. Dal 2021 sarà possibile passeggiarvi all’interno percorrendo i 760 metri di tragitto, tutti sospesi, con cui quest’opera collega da sempre due noti edifici della città. Palazzo Pitti e gli Uffizi. I lavori devono iniziare a breve e fra un paio di anni, via libera. Da quel momento in poi 500mila turisti all’anno potranno visitare il noto corridoio.
Considerando il flusso di turisti che già normalmente affolla Firenze, molto probabilmente ci si deve prenotare ora per essere tra i fortunati che il primo anno potranno visitare il corridoio. Per fortuna non è un’apertura temporanea, speciale, per cui con un po’ di pazienza si dovrebbe riuscire ad accedervi.
Per ora è stato annunciato un biglietto speciale che potrebbe costare dai 20 ai 45 euro e potrebbe poi essere proposto anche un biglietto unico. L’idea sarebbe quella di un super ticket che dia accesso alle sette maggiori istituzioni culturali fiorentine: Palazzo Vecchio, Uffizi, Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Forte Belvedere, Giardino Bardini. Prezzo speciale anche per questo? Non ci è dato sapere ma sono sicura che l’idea è buona e andrà ad aumentare gli incassi dei musei fiorentini. Sull’onda dell’apertura, del Corridoio, verrà concesso l’ingresso anche nel Palazzo Vecchio, su prenotazione e con limitazioni legate alla sicurezza.
Senza entrare nel tecnico ma vediamo a che tipo di lavori stiamo andando incontro, soprattutto per capire cosa ne verrà fuori e cosa potremo ammirare, una volta avuto accesso al Corridoio.
Nei prossimi mesi i lavori verranno assegnati ad una azienda che, nelle previsioni, dovrebbe impiegare 18 mesi per fare quanto pattuito, con una spesa di circa 10 milioni di euro coperta dal Ministero e dai fondi europei. Il progetto che porterà all’apertura del Corridoio Vasariano prevede degli interventi di tipo tecnico e anche artistico.
Da un lato è necessario dare accessibilità ai disabili e prevedere un impianto di climatizzazione, cinque uscite di sicurezza, un impianto di illuminazione a LED a basso consumo energetico e un sistema di video sorveglianza. Sarà effettuato anche il restauro degli intonaci e del pavimento, all’interno del percorso che verrà sistemato dal punto di vista strutturale.
Per accogliere il flusso di turisti, il Corridoio si trasforma anche un po’, vediamo come. Verrà creato un nuovo ingresso, indipendente, che si aggiunge a quello principale per l’accesso alla Galleria degli Uffizi. Per accedere al corridoio si andrà ad una biglietteria ad hoc a piano terra nel piazzale degli Uffizi e si passerà dai vari controlli prima di salire al piano alto e imboccare il Vasariano che sarà percorribile soltanto dagli Uffizi, fino a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli passando sopra Ponte Vecchio.
Tra le variazioni che verranno effettuate, con qualche polemica di fondo come sempre accade, ce ne sono alcune piuttosto rilevanti e che sono state pensate per rendere il più possibile piacevole e stimolante la visita. Lungo il tragitto saranno riaperte tutte le 73 finestre del Corridoio spostando oltre 300 ritratti e autoritratti in modo che il turista possa ammirare il paesaggio fiorentino e non i volti noti di Firenze che può Restano esposte in questo spazio 30 sculture antiche e una raccolta di iscrizioni greche e romane.
Passo dopo passo, percorrendo il Corridoio dal 2021 in poi, incontreremo due memoriali, uno dedicato al punto in cui esplose l’ordigno nel 1993, sopra via Georgofili, e uno dedicato alla devastazione nazista del 1944, dopo Ponte Vecchio. Oltre all’arte, quindi, anche la storia anima il Corridoio, per valorizzare la memoria e il ruolo educativo di opere architettoniche ben note.
Facciamo un passo indietro nel tempo per conoscere la storia di questo Corridoio e l’importanza che ricopre per la città. Questo percorso è stato realizzato nel 1565 per volere del granduca Cosimo I de’ Medici in occasione delle nozze del figlio Francesco con Giovanna d’Austria. Il progetto è di Giorgio Vasari, lo stesso architetto che aveva realizzato le Gallerie degli Uffizi. Questa opera era stata ideata per collegare in modo agile Palazzo Pitti, residenza dei nobili del tempo, con i palazzi del Governo, gli Uffizi e Palazzo Vecchio.
Si dice che con gli anni alcuni banchetti di carne vicino a Palazzo Vecchio furono fatti spostare per evitare che il granduca sentisse l’odore. Tra i personaggi che prima di noi hanno avuto l’onore di passeggiare per il Corridoio Vasariano ci sono anche Benito Mussolini e Adolf Hitler. Proprio quest’ultimo lo apprezzò parecchio e si dice decise di salvarlo dalla distruzione che invece colpì il resto del lungarno.
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