Uno dei più importanti musei d’Italia si trova in Toscana ma non a Firenze bensì a Siena, cittadina conosciuta soprattutto per il palio ma che ha moltissimi tesori da visitare. E’ il Museo Civico di Siena. Questo museo in particolare è prezioso sia per quello che custodisce, sia per il contenitore. Andiamo a visitarlo e approfittiamone per fare anche un giro in città.
Nel Museo Civico di Siena ci sono molti capolavori dell’arte toscana, per arrivare ad ammirarli è necessario raggiungere il Palazzo Pubblico e attraversarne il cortile, accedendo al Museo attraverso una scala di ferro. Non scordatevi di dare una occhiata anche a questo edifico che è uno dei principali civili d’Italia. Risale al periodo gotico e si affaccia su Piazza del Campo.
La Sala più importante del Museo è quella del Mappamondo, così si chiama perché ospitava il Mappamondo di Ambrogio Lorenzetti. Oggi non abbiamo la fortuna di poterlo ammirare, tre secoli fa è andato distrutto ma resta la memoria di un meccanismo molto delicato ed ingegnoso. Al centro aveva la città di Siena, era girevole e aveva attorno tutto le terre conquistate.
La decorazione del Palazzo Pubblico, dopo questa sala, è stata programmata ed è iniziata con la “Maestà“ di Simone Martini con protagonista la Vergine per cui i senesi hanno una devozione particolare. Anche il Palio del 15 agosto è a lei dedicato. Questa opera risale al 1300 ed è contemporanea di quella di Duccio di Buoninsegna stava dipingendo negli stessi anni per l’altare maggiore del Duomo.
C’è una efficace scritta in questo affresco che suona come un “governate bene e io veglierò di voi. Altrimenti niente” e letteralmente è: “nell’affresco si legge Diletti mei ponete suelle menti/che li devoti vostri preghi onesti/ come vorrete voi faro co(n)tenti/ma se i potenti ai debili fien molesti/gravando loro o con vergogne o danni/le vostre oration non son per questi/ne per qualunque la mia terra inganni”. Al centro dei dipinto c’è ovviamente la Madonna su un trono regale, attorno a lei tutti i Santi, due angeli con dei fiori e i sensi che la supplicano di proteggere la città.
Stessa stanza, stesso artista, parete opposta, troviamo un altro affresco: “Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi” in cui viene raccontata l’’espansione di Siena con una galleria anche di santi particolarmente venerati dai senesi: San Bernardino, Santa Caterina e Beato Bernardo Tolomei.
Non c’è solo il Museo Civico di Siena, in questa città che è davvero molto ricca di arte e di architettura. Piazza del Campo e il Palazzo Pubblico, il Duomo, la Torre del Mangia e il Battistero.
Piazza del Campo colpisce prima di tutto per la sua forma da conchiglia con 9 spicchi. E’ il centro pulsante della vita della città, ha ospitato il mercato ma anche feste e giostre, oppure momenti politici. Due volte all’anno, il Palio.
Il Palazzo Pubblico si affaccia su questo spazio ed è il centro politico della città, già dal 1300, dai tempi del Governo dei Nove. E’ una costruzione maestosa e allo stesso tempo armoniosa che custodisce il Museo Civico di Siena ma anche altri importanti affreschi.
La Torre del Mangia ha una leggenda nel nome, il cui protagonista è Giovanni di Duccio, il suo custode. L’uomo stava spendendo tutti i suoi guadagni mangiando nelle osterie di Siena tanto da meritarsi il nome di Mangiaguadagni, da cui Torre del Mangia. Sembra che durante la costruzione siano state seppellite monete portafortuna nelle sue fondamenta e che ad ogni angolo ci siano pietre con scritte latine ed ebraiche per allontanare tuoni e tempeste dalla stessa torre che misura 88 metri. Da qui si vede un meraviglioso paesaggio, tutti i tetti della città e le colline in cui è immersa.
Il Duomo anche dall’alto è ben riconoscibile caratterizzato da una facciata bianca e nera e dedicato a Maria Assunta. Entriamoci perché ci sono dei tesori da vedere a partire dal pavimento con simboli esoterici e storie religiose, fino agli affreschi delle navate e le 4 statue di Michelangelo, situate nelle nicchie inferiori. Interessante anche la visita del Battistero con al centro il Fonte Battesimale in bronzo e marmo.
Oltre al Museo Civico di Siena ci sono altri due musei da visitare prima di lasciare la città, il Museo dell’Opera del Duomo e la Pinacoteca. Il primo contiene molti capolavori come il Tondo di Donatello, la Natività della Vergine di Pietro Lorenzetti e le dieci statue dei santi di Giovanni Pisano che un tempo erano esposte nel Duomo,.
Nella Pinacoteca Nazionale di Siena troviamo una raccolta di opere del ‘400 e del ‘500 senese disposte su tre piani.
Ci sono quadri di Duccio (Madonna dei Francescani), Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti (“La Piccola Maestà”) (Trecento), Sano di Pietro, Giovanni di Paolo, Sassetta, Matteo di Giovanni e Francesco di Giorgio Martini (Quattrocento). Il terzo piano è dedicato alla Collezione Spannocchi-Piccolomini e contiene un San Girolamo di Albrecht Durer e una Natività di Lorenzo Lotto.