Categorie: Interviste

Ecomuseo della Valle Olona: piccoli grandi tesori

Ecomuseo: termine nasce tempo fa in Francia da Hugues de Varine, durante una riunione dell’International Council of Museums.

Ecomuseo: ciò che tutela tracce delle società rurali in un momento in cui urbanizzazione, innovazioni tecnologiche e cambiamenti sociali rischiano di far piombare nell’oblio un patrimonio culturale millenario.

Ecomuseo: ciò che recupera un territorio e tutto quanto annesso lasciando tutto sul luogo: storia, tradizioni, usi, testimonianze. Materiali e immateriali. C’è un ecomuseo nella Valle Olona, lo sapevate?

Quando e con quale obiettivo è nato l’Ecomuseo della Valle Olona?

Un primo tentativo di ecomuseo molto promettete è partito nel 2010, con un consenso esteso e grandi ambizioni, ma è naufragato. Un gruppo di persone che non si erano mai rassegnate all’idea di ecomuseo, però, ha provato a rilanciare il progetto con l’obiettivo di recuperare il valore della Valle Olona nel suo insieme, tante semplici testimonianze. Unite nel nostro ecomuseo fanno una grande storia, rappresentano una grande tradizione e offrono interessanti prospettive. Essenziale è la volontà di tutti di fare squadra.

Su quale territorio si estende l’ecomuseo?

Da definizione, l’Ecomuseo della Valle Olona coinvolge inizialmente i 14 Comuni lungo l’asse del fiume da Lozza a Castellanza (Castiglione Olona, Vedano Olona, Gornate Olona, Castelseprio, Lonate Ceppino, Cairate, Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Solbiate Olona, Olgiate Olona, Marnate). La scelta si basa su criteri geografici: è l’area dove il corso d’acqua percorre un tratto in una valle uniforme e ha contribuito in misura importante alla storia e all’economia condivise nei secoli scorsi.

L’ecomuseo presenta i progetto “Spunti di vista”: di cosa si tratta?

È il primo vero progetto dell‘ecomuseo, realizzato per offrire un modo per scoprire tanti luoghi importanti, interessanti o curiosi della Valle Olona con un approccio immediato grazie a internet, ma con l’invito a visitarli. È una mappa online regolarmente aggiornata dove con i luoghi rilevanti contrassegnati e spiegati in una breve scheda descrittiva corredata di immagini.

Visitando l’ecomuseo si possono vedere reperti all’aria aperta?

Si tratta poco più che di un’idea. Quella di abbellire la pista ciclopedonale del fondovalle con attrezzature legate al passato industriale e allo sfruttamento del fiume proprio come in tante rotatorie con telai tessili, attrezzi agricoli, ricordi della Ferrovia della Valmorea e tantissime altre testimonianze spesso nascoste, ma tutte molto interessanti. L‘ecomuseo vorrebbe dare loro spazio e modo per farsi conoscere e apprezzare.

Quali itinerari proponete all’interno dell’Ecomuseo?

Quello consigliato, lungo la pista ciclopedonale, è di 20 km. Tutto tracciato protetto, quasi interamente pianeggiante, molto frequentato tutti i giorni per sport e tempo libero. Man mano si sta arricchendo di punti di attrazione per ristori o eventi (Calipolis a Fagnano Olona, Il Casello 5 a Castelseprio e la stazione di Castiglione Olona, entrambi curati dall’Associazione Amici della Ferrovia Valmorea).

Ci sono delle guide per orientarsi meglio nell’ecomuseo?

Stiamo ultimando una guida sul cicloturismo che prende spunto da questo tracciato per invitare a scoprire anche paesi sovrastanti. Una seconda guida è in fase di studio, dedicata invece ai luoghi religiosi. All’interno dei rispettivi PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) RTO e Medio Olona sono già a disposizione percorsi segnalati da percorrere a piedi.

Tra i luoghi dell’Ecomuseo quale consigliate alle famiglie con bambini?

Sicuramente Calipolis: una piacevole scoperta a pochi passi dal Parco dell’acqua con un impianto sperimentale di fitodepurazione. Durante, poi, ci sono tantissime iniziative dedicate come il falò della Gioebia a fine gennaio, le feste in occasione dei solstizi, rievocazioni storiche e tante altre.

E una coppia giovane cosa può fare nell’ecomuseo?

I punti di sosta offerti dalla Valmorea offrono opportunità di una pausa rilassante, con un ristoro casalingo e un piccolo museo a tema.

Altre tappe imperdibili dell’ecomuseo?

Le ricchezze dei tanti paesi, a partire da Cairate, Castelseprio, Torba con il Monastero del FAI e Castiglione Olona. La terza domenica di maggio di ogni anno, ricorre la Caccia ai Tesori, giornata dove si combinano iniziative di vario tipo in tutti i paesi sul tema Ecomuseo.

Per le scuole nell’Ecomuseo sono previsti progetti o percorsi studiati e proposto ad hoc?

Per ora esistono iniziative proposte dai singoli Comuni e dalle relative Associazioni, in genere le Pro Loco, soprattutto al Monastero di Cairate e agli scavi archeologici di Castelseprio.

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Pubblicato da
Marta