Oasi di Sant’Alessio, vicino a Pavia


Oasi di Sant’Alessio, vicino a Pavia

Vicino a Pavia, vicino anche a Milano, in fondo in fondo, c’è un angolo di natura che pochi immaginano, in grado di incantare sia i grandi che i bambini. Si tratta dell’Oasi di Sant’Alessio, visitabile dal 1994 grazie agli Amici della Lipu. Può essere visitata seguendo diversi percorsi tematici, ci si organizzano anche molte iniziative per i bambini ma gli amanti della natura di qualsiasi età sono i benvenuti e fra poco scoprirete perché.



Oasi di Sant’Alessio: descrizione

Quest’oasi sorge affianco ad una garzaia che ne fa parte e si piò considerare il suo primo nucleo, anche se oggi essa comprende molta flora e fauna, anche inimmaginabile considerando che siamo in Pianura Padana. Occhio soprattutto agli uccelli che volano liberi, come Ardeidi, Corvidi, Passeriformi, ma ne trovate anche molti in gabbie e voliere.

In quest’area ci sono delle ambientazioni europee ma anche tropicali con piante molto particolari, in entrambi i casi si sono delle specie rare e a rischio di estinzione come accade anche ad alcuni animali ospitati e che spesso vengono aiutati nella riproduzione tramite incubatrici per poi essere reintrodotte in natura.

Grazie ad alcuni percorsi all’interno dell’Oasi, che fra poco andiamo a imboccare, i visitatori possono arrivare a scoprire molti segreti della natura e di chi la abita, anche di eventi che spesso si trascurano come ad esempio la nidificazione coloniale degli aironi. Passeggiando si incontrano fenicotteri, cicogne e mignattai.

Oasi di Sant’Alessio: informazioni utili

Situata a Sant’Alessio con Vialone, piccolo paese in provincia di Pavia, quest’Oasi ha il suo ingresso principale nel centro del paese, proprio dove si accede al castello di Sant’Alessio, di fronte alla chiesa parrocchiale. E’ semplice trovarla e le indicazioni non mancano. E’ aperta da febbraio ai primi di novembre e l’ingresso è gratuito per chi ha meno di 13 anni se accompagnato da un adulto pagante tariffa intera, ovvero 14 euro, altrimenti si paga un ridotto di 11 euro. Per chi ha meno di 3 anni, l’ingresso è gratuito sempre e comunque.

Oasi di Sant’Alessio: come arrivare

Da Milano bisogna percorrere poco più di 20 chilometri per arrivare in questo regno della natura. Da via Ripamonti si prosegue per Pavia e, appena superato Lardirago, si svolta a sinistra per Sant’Alessio. Molto semplice e altrettanto lo è se si parte da Pavia, imboccando via Ferrini e poi seguendo dritti fino all’indicazione per Sant’Alessio.
Se arriviamo da più lontano e dall’Autostrada Torino-Piacenza, si esce a Broni-Stradella e si va verso Pavia, si prende la tangenziale e si esce a Landriano-Lardirago. Percorsa la strada Provinciale 2 fino all’incrocio con la strada per il paese di Sant’Alessio con Vialone, si è arrivati.

Oasi di Sant’Alessio: i percorsi

Ci sono dei tragitti all’interno del parco, guidati, che ci permettono di afferrare al meglio il suo fascino riservato. Partiamo dal Percorso Europeo, in cui sono stati ricostruiti i paesaggi dell’Europa meridionale. Ci sono molti ambienti umidi come le Paludi Pontine. Vi troviamo una foresta di mezzo secolo, intervallata da stagni, praterie, canneti, boschi e anche qualche tronco caduto. Ci sono felci, muschi e licheni nel sottobosco e gli abitanti classici di questi ambienti sono popolati soprattutto da caprioli, anatre selvatiche, uccelli e pesci di ogni tipo.

E’ qui che possiamo visitare anche la garzaia, con numerosi nidi di Aironi in arrivo dall’Africa. Soffermandoci vicino alle voliere del percorso, possiamo osservare la riproduzione delle specie che qui sono state protette per poi andare a ripopolare i cieli della Lombardia, come ad esempio la Cicogna bianca. Sempre in questo ambiente è stato recuperato e reintrodotto lo Scoiattolo rosso. Tra gli animali che possiamo incontrare in questa zona europea, ci sono i Cavalli di Pzewalski, Beccacce di mare, Upupe, Gruccioni, Gru e Fenicotteri selvatici, Cicogne, Caprioli, Gipeti e Procioni.

Oasi di Sant’Alessio, vicino a Pavia

C’è poi il percorso dedicato a Farfalle e Colibrì, con crisalidi in arrivo da Costa Rica e Australia. In questo ambiente si ritrovano, grazie alle centinaia di specie di fiori e piante utili alla crescita dei bruchi, è si ha un grande brulicare di vita minuscola. Con un po’ di pazienza si possono qui ammirare alcune tra le più belle specie al mondo come le Morfo, le Eliconie, le Monarca, le Ornitoptere. In perfetta sinergia, in questo percorso troviamo anche i colibrì che svolazzano di fiore in fiore alla ricerca di nettare.

La terza alternativa è il percorso tropicale, con acquari e terrari popolati da rettili e insetti. Ci sono vere e proprie ricostruzioni di ambienti per far sentire gli ospiti a proprio agio. Oltre ai serpenti, dei più terribili, ci sono insetti, insetti foglia, mimetisti o formiche tagliafoglie. Anche le piante qui presenti sono spettacolari, a partire dalle orchidee, dalle felci e dalle Eliconie. Nella sezione tropicale si possono incontrare anche gli Uccelli del Paradiso con il loro piumaggio che sembra dipinto a mano.

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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Giugno 2019