Venezia gode di un fascino unico. La sua fama mondiale tuttavia ha anche un lato meno romantico. L’overtourism che la Serenissima sta vivendo negli ultimi anni si traduce infatti in folle di turisti, prezzi estremamente gonfiati e un ritmo che soffoca la quotidianità degli abitanti locali.
C’è una Venezia autentica, fatta di silenzi, cucina locale e di incontri genuini. Per rivelare la sua vera anima, occorre però allontanarsi dalle rotte più battute. Ecco cosa fare a Venezia per vivere un’esperienza più genuina e lontana dalla bolla turistica.
Soggiornare come un veneziano
Fin dal momento in cui si ricerca un hotel a Venezia il consiglio è quello di considerare aree che mantengono una forte presenza residenziale. Queste generalmente non rappresentano il target del turista medio. Si può scegliere ad esempio un sestiere come Cannaregio, con canali meno affollati e ricco di pittoresche botteghe locali.
Vale la pena considerare anche Dorsoduro, quartiere artistico ricco di musei, piccole gallerie e caratterizzato un ritmo decisamente più lento rispetto alle zone turistiche principali. La zona di Castello, allo stesso modo, viene spesso trascurato dal viaggiatore medio. Eppure questo sestiere è estremamente vivace, autentico e pieno di meravigliosi scorci tutti da scoprire.

La città degli antichi mestieri
Per vivere un’esperienza di viaggio del tutto autentica, il segreto è quello di adottare il ritmo lento di Venezia. La giornata, per un veneziano doc, comincia con un caffè e una brioche in un tipico bacaro, mentre osserva la città che si risveglia lentamente. Dietro le tantissime vetrine acchiappa-turisti, Venezia custodisce piccoli laboratori di produzione familiare che lavorano lontano dai tour organizzati.
A Burano, ad esempio, è possibile ammirare incantevoli manufatti in vetro, immergendosi nelle sue suggestive casette colorate. Nel cuore di Dorsoduro, invece, è possibile visitare laboratori in cui piccoli artigiani del legno lavorano alle forcole. Si tratta delle eleganti pale utilizzate dai gondolieri per remare all’interno dei canali.
L’aperitivo è un must
Per gli abitanti di Venezia, l’aperitivo è una vera e propria istituzione. Non è un caso che sia stata proprio la Serenissima a dare origine allo spritz, oggi diventato diffuso in tutto lo stivale. Vale la pena, quindi, sedersi ai tavoli di uno dei bar tipici di Venezia per ordinare un cicchetto accompagnato da un’ombra.
Si tratta di minuscole delizie tipiche servite su crostini. Un must se si vuole conocere la tradizione gastronomica locale. Restando in tema gastronomico è obbligatorio assaggiare le tradizionali sarde in saor, il delizioso baccalà mantecato e l’inconfondibile pasta al nero di seppia.

Rispettare la città e i suoi abitanti
Vivere la Venezia autentica significa prima di tutto rispettarla. Spendere presso ristoranti o mercati gestiti da residenti, evitare di consumare cibo per strada nei luoghi sensibili o muoversi a piedi sono azioni che possono fare una netta differenza. Ma soprattutto non bisogna mai dimenticare che la Serenissima non vuole fretta.
Venezia è, infatti, una città che va ascoltata, respirata. Solo in questo modo è possibile restituirle la dignità che merita. Chi vive la città con rispetto e ammirazione porterà con sè non solo un magico ricordo. Ma anche un frammento della sua anima eterna.
