Compare tra i borghi più belli d’Italia la nostra piccola Venezia del Sud, e si chiama Chianalea di Scilla. Siamo in Calabria e siamo in un minuscolo pittoresco borgo di pescatori incastonato sulla punta dello stivale. Altro che Venezia, il paragone può essere ottimo per il marketing turistico ma da un certo punto di vista penalizza questo paesino che è oggi più autentico e pittoresco della bella città veneta a cui non può essere paragonato per via delle dimensioni ma anche del clima e del modo di fare di chi ci abita. Qui siamo al Sud, l’accoglienza è quella calda calabrese e i sapori della cucina sono ben diversi.
Non aspettiamoci Venezia, quindi, e nemmeno una sua brutta copia, aspettiamoci di visitare un paesino dell’incantevole Costa Viola in provincia di Reggio Calabria e prepariamoci ad immortalare il mosaico di case poggiate direttamente sul mare e divise da stretti vicoli che la compongono. In questa zona d’Italia potrebbe essere interessante per voi visitare Riace, luogo dove sono stati ritrovati i Bronzi oggi custoditi in un museo del capoluogo
Ha origini antiche, questo borgo, e lo si vede dalle sue case e dalla pianta delle sue vie che non è certo stata fatta a tavolino. Lo si comprende dalle tradizioni gastronomiche e musicale che ci sono e anche dal nome stesso. Il termine Chianalea, deriva da “Piano della Galea“, ma è chiamato altrimenti anche Acquagrande o Canalea, entrambi nomi che invece ci ricordano i vicoli che scendono a mare e che sembrano dei piccoli canali.
A Chianalea di Scilla c’è da passeggiare e da godersi l’aria di mare senza correre subito in spiaggia ma tuffandosi nel borgo per scoprirlo meglio. Ogni volta percorrere una strada diversa per raggiungere i tanti accessi al mare ci può aiutare a conoscere meglio gli scorci più suggestivi del borgo e a non perderci degli angoli pittoreschi non segnalati.
Ci sono le tante ripide scalette e moltissimi vicoli dove godersi anche un po’ di brezza che sale dal mare a cui si accede dalle spiaggette ma soprattutto dagli scogli che caratterizzano le coste di questo tratto di Calabria. Chianalea di Scilla è un borgo di mare tra i più autentici rimasti e viene citato anche da Omero come piccolo paese costruito dagli esuli troiani per la sua posizione e per la ricchezza delle sue acque.
Raggiungendo lo “Scaro Alaggio“, piccolo porticciolo dove approdano le tante piccole barche dei pescatori, troviamo Palazzo Scategna, una costruzione elegante ma non in modo fastidioso perché conserva una certa armonia con il paesaggio. Oggi al suo interno c’è un ottimo hotel. La prima cosa che si nota però arrivando qui è di certo il Castello dei Ruffo che in tutta la sua potenza architettonica domina il paesino, e non solo.
E’ situato sulla rocca che prende il nome del famoso mostro omerico e si racconta che sia stato dimora del Conte Paolo Ruffo, conte che ha dominato il territorio dal 1523, difendendo il borgo dal Pirata Barbarossa. Non tanto da Chianalea di Scilla ma dalla rocca su cui c’è il Castello possiamo ammirare un meraviglioso panorama lasciando che il nostro sguardo si perda nel cercare le Isole Eolie e parte della costa siciliana.
Il pesce spada è protagonista della cucina del borgo e non solo, anche della vita mondana estiva, vediamo meglio perché. In questa terra la pesca è una vera tradizione ma non di quelle dimenticate o trascurate, è una tradizione tuttora viva e sentita, anzi, valorizzata. Il top del top è il pescespada che a Chianalea di Scilla viene pescato con i “luntri”, tipiche imbarcazioni a remi. In alternativa si possono usare delle barche a motore con l’antenna d’avvistamento dette “falere” e con il ponteggio a prua.
Chi viene in vacanza da queste parti non può quindi certo mancare, in agosto, alla Sagra del Pescespada, una manifestazione che mira a recuperare e valorizzare le antiche tradizioni, approfittando del mese e della presenza dei turisti per raccontare anche a chi abita altrove le proprie tradizioni e i propri sapori, la propria storia e la cultura ancora molto viva e motivo di vanto da queste parti.
La sagra di solito prevede tre serate con un calendario che comprende spettacoli folcloristici, musica, eventi per bambini e mostre, oltre ovviamente ad un menù da leccarsi i baffi a base di pescespada ma con molte altre specialità della zona altrettanto gustose.
Vediamo tre ristoranti che meritano anche se in tutto il paese si mangia molto bene, il pesce, e anche la carne e i dolci. Uno dei piatti tipici della zona, guardate caso a base di pesce spada, è un panino da assaggiare nei chioschi, informalmente, leccandosi i baffi. Per delle cene di pesce un indirizzo interessante è quello de Il Casato, ristorante situato all’ingresso di Chianalea all’interno di un edificio d’epoca di fine ‘500 e che offre la possibilità di mangiare direttamente sul mare.
Il ristorante Wine Bar Casa Vela è anche un B&b, poco lontano dal primo e specializzato in piatti calabresi con ottimi vini per accompagnarli. Non solo pesce, qui, ma anche salumi e formaggi. Al Antrois, vicino al porticciolo, ci sono prevalentemente piatti a base di pesce, quello freschissimo, di giornata.
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