Ci sono dei borghi antichi da visitare perché hanno trattenuto l’atmosfera d’altri tempi che a volte rimpiangiamo nel nostro quotidiano, ma ci sono dei borghi che hanno saputo evolversi e in qualche modo crescere, preservando le proprie origini. Sono pochi quelli che lo hanno fatto restando autentici, uno di essi è Peccioli, borgo antico ed ecosostenibile.
Non è un caso che sia stato premiato con la Bandiera Arancione, un riconoscimento che viene conferito dal Touring Club Italiano alle località italiane con meno di 15.000 abitanti che, oltre ad avere un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, sanno anche valorizzare il proprio territorio in termini di sostenibilità ambientale e di accoglienza turistica di qualità. Peccioli ha tutte le carte in regola per meritarsi questa certificazione perché è diventato un museo diffuso di arte contemporanea inglobando anche degli avveniristici progetti green.
Siamo non lontano da Pisa e proprio da qui partiamo per raggiungere questo borgo arroccato su una collina della Valdera, in un paesaggio di olivi, viti e alberi da frutta con diverse antiche tenute e tipici casolari toscani che sopravvivono senza fatica.
Per raggiungere Peccioli in auto è necessario prendere la S.G.C. Fi-Pi-Li direzione Firenze, uscire a Pontedera-Ponsacco, proseguire sulla SS439 in direzione Volterra e prendere la deviazione per Peccioli dopo la località Selvatelle. In autobus da Pisa possiamo prendere un extraurbano con destinazione Pontedera oppure Legoli o Montelopio. In treno non è possibile arrivare fino a Peccioli, un paesino che conta quasi 5000 abitanti, un vero gioiello, intrico di vie strette e scorci inaspettati, sospeso nel tempo tra un passato ricco e futuro promettente e green.
Peccioli è un borgo antico ma vivo, che sa destare l’interesse dei turisti anno dopo anno, senza mai annoiare. Nonostante questa sua vivacità, resta intatta la sua antica bellezza che possiamo godere quando passeggiamo per le sue vie, con tante testimonianze del passato. Il nucleo pulsante è Piazza del Popolo su cui si affacciano tutte le costruzioni ufficiali importanti della città come il Municipio, il palazzo Pretorio, la Chiesa di San Verano, eretta verso la fine del XI secolo e la svettante Torre campanaria, del 1885.
Attorno al cuore del borgo, si sviluppa una irregolare rete di stradine e di scalinate che seguono gli umori del paesaggio e ci permettono di ammirare le colline circostanze da diverse prospettive. In centro ci sono anche i resti di un antico castello, detto la Castellaccia, da raggiungere con una scalinata che ci permette di godere di un panorama unico, spaziando da Pisa a Volterra e San Gimignano con lo sguardo, fino al mare.
A Peccioli ci sono anche due musei, quello Archeologico e quello delle Icone Russe. Il primo ci narra l’antica storia di Peccioli, si trova in Piazza del Carmine in un insieme di cunicoli un tempo usati come tombe ipogee e ospita reperti ritrovati nel sito archeologico etrusco di Ortaglia, vari oggetti votivi che un tempo venivano utilizzati dalle donne nella loro quotidianità come alcuni pesi per telaio, rocchetti per il filo, accessori per la cucina.
Uno dei pezzi più pregiati della collezione è certamente una coppa da vino detta kylix, con decorazioni in rosso, e poi un corredo funerario sempre di origine etrusca. Il Museo delle Icone Russe è invece ospitato nel Museo di Palazzo Pretorio ed è il primo in Italia. Il nucleo da cui è nato questo museo è una collezione del giornalista Francesco Bigazzi, per anni corrispondente in Polonia e a Mosca, con circa sessanta icone comprese tra i secoli XIX e XX. Grazie a varie donazioni, si è arrivati a 280 pezzi tra cui alcune produzioni di Baj, Guttuso, Fattori, Goya, Mirò e De Chirico.
Grazie ad un progetto condiviso tra Comune e abitanti, questo borgo oggi si può definire un museo diffuso, ricco di iniziative artistiche e culturali ormai da quasi trent’anni. Sono stati coinvolti artisti di fama internazionale ma anche studenti dell’per far vivere questo luogo ogni volta in modo diverso attraverso opere ad hoc pensate per restare nel tempo e personalizzate.
Le forme della cittadina hanno ispirato gli artisti che hanno poi concepito e realizzato delle installazioni coreografiche come i Gabbiani che spiccano il volo nella piazza del Popolo, fotografie degli occhi degli abitanti appese lungo il Belvedere, opere di luce a decorare le stradine. E’ un work in progress e quando si arriva a Peccioli si sa che le sorprese non mancheranno.
Oltre ad ospitare interessanti opere di arte, Peccioli è anche sede di un’opera di sostenibilità ambientale o così si potrebbe definire ciò che è stato realizzato con l’impianto di smaltimento oggetto di una riqualificazione ammirata a livello nazionale. E’ già parecchio tempo che in questo impianto è all’opera un sistema che permette di estrarre materiali riciclabili dai rifiuti e produrre energia dal biogas.
Non è finita qui, ciò che è straordinario è che il progetto ha un basso impatto sul territorio, a livello ambientale, ma alto a livello sociale perché comprende la creazione di sculture enormi, dette Presenze, che sembrano accogliere i visitatori durante i diversi eventi, spettacoli e incontri didattici che proprio nell’ex impianto vengono realizzate.