5 luoghi da non perdere in Thailandia


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È dura ma il viaggio non può durare sempre quanto desideriamo. Per chi quindi raggiunge questo magnifico paese, è spesso necessario scegliere 5 luoghi da non perdere in Thailandia e cercare di fare il pieno di bellezza, sapori e odori, senza perdere l’aereo di ritorno. Ecco quindi qualche consiglio per esplorare la Thailandia e tutti i suoi volti, non restando solo in superficie. Se poi si ha la fortuna di poter tornare più volte, si può approfondire o godersi il relax che i panorami di quest’isola conciliano come pochi altri.

Vasta com’è, la Thailandia può essere un paese da visitare a rate ma la prima volta è meglio selezionare alcune delle sue perle per farsi un’idea complessiva invece di concentrarci su una sola regione, cosa che potremo fare in un viaggio successivo. Dalla capitale Bangkok, passando per l’antica cittadella di Sukhothai (con i suoi templi ed il Parco Archeologico – patrimonio Unesco), arrivando alle spiagge di Phuket e Koh Samui, la scelta rimane sempre e comunque difficile. Se la vostra priorità sono le spiagge, vi segnalo a proposito un post sulle parti più interessanti di Koh Samui del magazine di Expedia Explore. Qui di seguito invece, ecco la nostra scelta sui 5 luoghi da non perdere in Thailandia.



5 luoghi da non perdere in Thailandia: Phuket

Partiamo dall’Isola più grande del Paese: Phuket. La possiamo raggiungere da Bangkok percorrendo 900 k verso sud. Vi troviamo molta natura, è coperta da foreste rigogliose ma offre anche spiagge di sabbia bianca, rocce calcaree e baie relativamente tranquille vista la presenza di tanti alberghi lussuosi. Potete però rifugiarvi in uno dei tanti semplici bungalow e dedicarvi ai vari sport acquatici, alla pesca subacquea, al golf e ai trattamenti in spa. A Patong Beach si trovano molti resort e ristoranti ma anche luoghi per lo shopping e il divertimento notturno.

5 luoghi da non perdere in Thailandia: fiume Kwai

Spostiamoci nella provincia di Kanchanaburi dove la presenza del fiume Kwai influenza l’ambiente e lo rende molto selvaggio ed esotico. Questa è una zona di montagne piuttosto aspre, molto vicino a Myanmar. È una zona anche di una certa importanza storica visto che durante la seconda guerra mondiale sono state combattute tante battaglie qui tra i giapponesi e le forze alleate. A ricordarlo c’è un ponte, proprio su questo fiume, oggi ricostruito ma che era stato parzialmente distrutto al termine del conflitto.

5 luoghi da non perdere in Thailandia: Khao Lak

Una delle migliori spiagge della Thailandia, per lo meno per chi ama il mondo sotto il pelo dell’acqua e non solo quello in superficie, è Khao Lak. Questa spiaggia è lunga 12 km, si trova vicino a Phuket e viene presa come punto di riferimento e di partenza per organizzare sul posto varie immersioni nei paraggi, in posti più selvaggi ancora. Ci sono dei veri e propri paradisi subacquei da queste parti come ad esempio le isole Similan e Surin. Per chi preferisce stare con i piedi per terra, la stessa area offre interessanti opportunità per salire ad alta quota con le proprie gambe, per fare trekking, oppure a dorso di elefanti ma stando in mezzo alla giungla.

5 luoghi da non perdere in Thailandia: Chiang Mai

Prima di andare a visitare la capitale, facciamo un salto nella più importante città del Nord della Thailandia, raggiungibile in una sola ora di volo da Bangkok. È soprannominata la “rosa del Nord”, si chiama Chiang Mai ed una cittadina intrisa di bellezza architettonica e religiosa. Giunti qui possiamo visitare antichi templi, passeggiare per vecchie stradine e incontrare testimonianze dell’arte e della cultura di fine Duecento. Sul Monte Doi Suthep sorge il Palazzo reale mentre se proseguiamo ancora un po’ verso Nord, possiamo visitare la città di Chiang Rai, a due passi dal Triangolo d’Oro, nome con cui viene chiamata la zona montuosa dove convergono i confini di Thailandia, Laos e Myanmar.

5 luoghi da non perdere in Thailandia: Bangkok

Eccoci finalmente arrivati nella capitale, città famosa in tutto il mondo per la sua bellezza caotica e un po’ ingovernabile ma irresistibile. Certo, visitare Bangkok non è come fare due passi a Vienna, a Tokyo o a New York, è necessario entrare nel mood Thailandese ma ne vale assolutamente la pena. È il cuore pulsante del Paese e unisce aree moderne con altre che ospitano monumenti di secoli e secoli fa. Tra gli oltre 400 templi buddisti che ospita, possiamo visitare con priorità il Wat Arun (Tempio dell’Aurora), il Tempio Phra Kaeow, il tempio Wat Trimit e il Tempio Mahathat. A spasso per la città troviamo poi molti edifici che presentano stili diversi l’uno dell’altro. Il Palazzo Reale, il Wat Po, il complesso dei palazzi Bang Pa In.

Investendo pochi baht a Wat Po potrete anche concedervi un autentico massaggio thai tradizionale: sono certo che mi ringrazierete del consiglio! E’ anche probabile che resterete così soddisfatti dall’esperienza tanto da diventare clienti abituali di uno dei centri massaggi thai aperti ormai in molte città italiane, in particolare a Milano.

tempio Wat Pho

Tempio Wat Pho, sede dell’Università del massaggio Thailandese

Non può mancare l’area dedicata allo shopping, a Sukhumvit e Silom, e il mercato notturno di Pahtphong, ma è molto più affascinante e originale dare un giro nella città storica di Ayutthaya.

Concediamoci una deviazione di 70 km per raggiungere questo Parco storico, uno dei Patrimoni dell’Umanità protetti dall’Unesco. È stata la capitale di un ricchissimo impero per oltre 400 anni dal 1351 quindi possiamo vedere ciò che ne resta: tanti templi preziosi come il Wat Phraram, il più antico, il Wat Ratchaburana, il Wat Scri Samphetl, il Wat Yai Chai Mongkhon. Se non fosse stata saccheggiata e data alle fiamme dagli invasori birmani del XVIII secolo, sono certa che Ayutthaya sarebbe tuttora una delle più splendenti e vive città dell’Oriente. Per chi vuole sperimentare, è possibile fare un giro sui Tuk-tuk, i mezzi di trasporto tradizionali thailandesi.

Chiaramente la Thailandia offre anche decine di altre destinazioni con spiagge e viste spettacolari. Tra le tante segnaliamo anche l’isola di Koh Samui sulla quale potete leggere un dettagliato articolo pubblicato sul blog Eli loves travelling.

Pubblicato da Matteo Di Felice il 29 Febbraio 2020