Fontanellato è una città slow in cui si vive bene e si possono trascorrere delle ore serene e piacevoli all’insegna del riposo, del gusto e della bellezza, interiore ed esteriore. Città slow non è una trovata di marketing del momento, è un titolo che Fontanellato ha conquistato già nel 2004 mostrando un’ottima performance in molti aspetti che sono stati usati come indicatori della qualità di molte città candidate ad essere slow anche loro. La qualità urbana, ad esempio, le infrastrutture, l’ospitalità, la valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’enogastronomia. Un altro riconoscimento che Fontanellato si è meritato è quello di Città d’Arte e Cultura e il Touring Club gli ha assegnato la Bandiera Arancione.
Siamo in provincia di Parma e molto vicino alla città capoluogo, in pianura, nella cosiddetta Bassa Parmense, a 5 Km dalla via Emilia. Tra i fiumi Taro e Stirone Fontanellato ci accoglie e il suo nome ci ricorda la sua vocazione di “Fontana lata” ovvero grande fontana.
Per arrivare in questa località si può prendere l’autostrada A1 oppure la via Emilia, entrambe passano molto vicino. In treno basta arrivare a Parma e poi prendere un bus di linea, è molto comodo comunque.
Parte della bellezza di questa località è legata alla famiglia Sanvitale che risiedeva lì nel periodo di fine 1300 e negli anni a seguire è rimasta, lasciando molte tracce, oggi le più evidente sono nella Rocca. Questi luoghi mostrano la loro bellezza con tranquillità e parte del loro fascino è dovuto proprio alla stile di vita lenta e tranquilla, di pianura, che ispirano. Visitandoli si possono assaporare capolavori di arte e di gastronomia.
Non c’è una stagione particolare per visitare Fontanellato, è stupenda in ogni periodo, sempre viva e animata, non c’è pericolo di trovare una città fantasma perché anche nella nebbia autunnale o nel freddo padano, ci sono eventi e occasioni per divertirsi e apprezzare il luogo.
Il panorama tipico di questa zona è quello classico della pianura padana bassa, per chi non lo conosce, è costituito da coltivazioni estensive e i fontanili o risorgive, che spuntano a sorpresa dopo km e km in profondità, con le loro acque limpide e fresche. Una di queste va ad alimentare anche il fossato che circonda la Rocca Sanvitale.
Il simbolo di Fontanellato è situato nella piazza principale ed è proprio la Rocca. Si tratta di una fortezza dalla struttura imponente che risale al XIV secolo, è stata costruita in verità su un preesistente edificio del XII secolo e ha subito numerosi restauri. E’ diventata anche residenza dei nobili Conti Sanvitale dopo essere nata come fortezza per la difesa, e ha ospitato moli eventi gioiosi e aristocratici per circa sei secoli. Oggi la possiamo visitare tutto l’anno anche con visite guidate, per entrare nelle varie sale arredate tra cui la splendida stanza di Diana e Atteone, affrescata dal Parmigianino.
Tra le cose da vedere a Fontanellato ci sono anche un santuario e un teatro. Il Santuario è quello della Beata Vergine del Rosario, costruito nel 1514 e che tuttora richiama numerosi pellegrini. Il Teatro è il teatro comunale, progettato personalmente da mAlessandro Sanvitalea demolito completamente nel 1832. Oggi si vede una struttura del XIX secolo, basata sul progetto presentato nel 1858 dall’architetto Pier Luigi Montacchini. A Fontanellato c’è anche la Villa Gandini, oltre ad un bel Parco botanico.
Per confermare la sua fama di città viva tutto l’anno, ecco qualche evento da non perdere. Ogni sabato del mese, da febbraio a maggio, nella Rocca Sanvitale si degustano prodotti tipici durante “Il gusto della cultura”, manifestazione che propone anche danze rinascimentali e rievocazioni storiche molto scenografiche. Tra i sapori da gustare ci sono il Parmigiano Reggiano, la culaccia o culatello, le torte caserecce e i tanti vini dei Colli.
C’è spesso anche il Mercatino dell’antiquariato, ogni terza domenica del mese, e a giugno anche i Fuochi con tutto il paese in festa.
Chi arriva a Fontanellato non può non fare tappa in località Casalbarbato per visitare il labirinto realizzato dal noto editore Franco Maria Ricci. Lo ha progettato lui stesso ed è aperto al pubblico, è un luogo davvero magico e unico, da non perdere.
Nei dintorni di Fontanellato ci sono molti panorami da apprezzare girando in bicicletta, il mezzo più comodo per girare in paese o spostarsi attraversando vecchi casali e piccoli paesi della campagna. Ci sono due castelli da raggiungere, a San Secondo e a Soragna, e tante occasioni per assaggiare la cucina del posto.
Anche senza che ci siano saghe in corso, da assaggiare da queste parti c’è molto. A partire dai salumi come il culatello e la spalla cotta, fino ai tortelli d’erbetta, ravioli di verdura e ricotta conditi con abbondante parmigiano e burro fuso. Ci sono poi gli anolini, la trippa alla parmigiana, anatra e faraona arrosto, la lepre in salmì e il coniglio alla cacciatora e perfino le rane. Del luogo, tipica, è la Culaccia di Fontanellato. Altri consigli sui prodotti tipici della regione in questo articolo, se si desidera gustarli dove sono prodotti si può fare una visita a Reggio Emilia
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