Conoscere la propria fotocamera digitale compatta


Nella precedente sezione di questa piccola guida sulla fotografia a puntate, abbiamo visto come l’iPhone sia un incredibile strumento fotografico, per il livello qualitativo raggiunto, per la sua immediata disponibilità (avendolo sempre in tasca) e per la possibilità in pochi secondi di modificare e condividere le foto. Malgrado questo la fotocamera presente nell’iPhone ha ancora dei limiti fisici evidenti. Soprattutto in contesti in cui la luce non è molta o è difficile da gestire (chiari/scuro) l’iPhone non rende al meglio. Per chi allora vuole un livello di qualità migliore, ma non vuole perdere in praticità, esistono sul mercato un’infinità di macchine compatte che oggigiorno hanno raggiunto dei livelli semi-professionali. Il livello qualitativo è talmente alto che un utente medio può quasi scegliere ad occhi chiusi. Certo non arrivano alla qualità delle macchine pro e semi-pro reflex, ma nella maggioranza dei casi sono strumenti che, se conosciuti bene, possono regalare belle foto e tante soddisfazioni al fotografo.

Ma come si fa a conoscere bene la propria macchina? Beh, la prima regola è quella di leggere il libretto di istruzioni (il vero primo manuale di fotografia che ogni aspirante fotografo dovrebbe leggere). In genere questo accade raramente. In pochi sfogliano velocemente il manuale, nessuno lo legge tutto per intero. Abbastanza comprensibile visto che solitamente sono particolarmente noiosi, tecnici e soprattutto pieni di descrizioni dettagliate su funzioni che non useremo mai. Vediamo allora le informazioni minime che dovete conoscere.

La vostra macchina ha una modalità di scatto automatica, che viene normalmente indicata con P (program) o AUTO. Tutto è automatico. Basta puntare, spingere il blusante e viene la foto. Questa modalità va bene in molte occasioni, ma ci sono alcune situazioni in cui la macchina (e il piccolo computer che c’è lì dentro) ha bisogno di un piccolo aiuto. Essenzialmente vuol sapere cosa volete fotografare (una persona, un panorama, un panorama notturno ecc.). È per questo che sono state create le così dette modalità di scena, rappresentate solitamente da figure. Ogni macchina ha le sue ma le più comuni sono Paesaggio, Ritratto, Sport, Macro, Notturno. Tra quelle aggiuntive spesso troverete spiaggia/neve, tramonto, fuochi d’artificio. Può sembrare banale, ma per migliorare sensibilmente le vostre foto dovrete usare queste impostazioni, che purtroppo invece vengono spesso dimenticate.

Se volete ad esempio fotografare un bambino in primo piano, selezionando la modalità ritratto, comunicherete alla macchina fotografica questa volontà e quindi sapendo le vostre intenzioni chiuderà maggiormente il diaframma cercando di restituirvi una di quelle belle foto in cui il bambino in primo piano è a fuoco e il resto è sfuocato. Al contrario se dovete fotografare un paesaggio e utilizzate l’apposita funzione, la macchina cercherà di restituirvi una foto dove la maggioranza degli elementi sono a fuoco. Vi chiedete ad esempio perché nelle vostre foto la neve spesso è grigia? Perché la grande luminosità di riflesso della neve può confondere l’automatismo. Selezionando l’apposita modalità aiuterete la macchina ha valutare la corretta esposizione. E finalmente anche la vostra neve sarà bianca. E così via per le altre modalità. Usando quindi queste funzioni con attenzione, migliorate le vostre foto sensibilmente.

Ecco altre funzioni importanti da saper utilizzare correttamente. La prima è che come si toglie il flash. Il motivo è che in alcuni casi non si può fotografare con flash (ad esempio nei musei) in altri casi, come le foto a panorami notturni, il flash “uccide” la foto stessa (ma questo lo vedremo nella sezione dedicata alle foto in notturna). Un’altra è l’utilizzo del tastino con con scritto +/- dentro un quadrato chiaro/scuro, che diverse macchine hanno. Questa funzione permette semplicemente di aumentare o diminuire la luminosità. Quindi se fate le foto e dal display vedete che vengono troppo scure, spingete il tastino e aumentate un po’ la luminosità e viceversa. Infine quasi tutte le macchine hanno la funzione per impostare la qualità dell’immagine. Verificate che sia sempre la migliore e che non sia selezionata quella bassa. Il concetto è che più è alta la qualità, meno foto ci stanno nella scheda di memoria; ma la qualità di cui è capace la vostra fotocamera deve essere sfruttata al massimo soprattutto oggi che riusciamo a vedere foto anche su tv e monitor in HD fino a 60 pollici. Un peccato fare belle foto per poi scoprire che sono di qualità bassissima e risultano sgranate su monitor grandi.

Riassumendo: dimenticatevi tutte quelle infinite funzioni della vostra macchina. 3 sono quelle che dovete sapere usare: cambio modalità di scena, attivazione/disattivazione flash, eventuale tasto +/- per la correzione della luminosità. Nelle prossime settimane vedremo come utilizzare al meglio queste funzioni assieme a tanti altri consigli, partendo dall’INQUADRATURA

Peter Zullo è un fotografo, tre le altre cose, di viaggi. Ama in modo smisurato le città e cerca di coglierne sempre il loro lato più vitale, fotografando i paesaggi urbani ma anche le persone che li vivono. È autore dell’ibook per iPad “Fotografare a New York” potete seguirlo sulla sua pagina Facebook Peter Zullo Photography